Napoli, Osimhen senza limiti anche nei big match

Nove: come le vittorie consecutive del Napoli in campionato e come il suo centravanti. Osimhen: il numero 9 dietro la maglia – appunto – e l’8 sul carnet di capocannoniere della Serie A in attesa che la giornata si concluda. Kvara non c’è, è a casa a curare la lombalgia, ma Victor è ovunque e domina. Fisico bestiale e giocate decisive: è suo il fallo da rigore, certo, ma sono suoi anche i rimedi allo svantaggio camuffati da gol del pareggio realizzato di testa volando in cielo da fermo in stile Nba e poi da assist per il bis di Elmas. Un ciclone che s’abbatte sull’Atalanta in dodici minuti e la sesta rete di fila in quattro partite consegnata alla squadra in una delle serate più importanti di questa prima parte del campionato: era lo scontro tra la prima e la seconda in classifica e alla fine Osi ha fatto quello che fanno i grandi. Sì, la differenza: un anno fa si diceva che le sue reti mancavano sistematicamente negli appuntamenti clou e invece da quando è rientrato dall’infortunio ha blindato prima la sfida con la Roma all’Olimpico e poi quella di ieri a Bergamo. E mica soltanto questo. Senza limiti. 

Napoli, in fuga a sportellate

In orbita

E allora, all-in Osimhen. Attaccante inarrestabile di una squadra altrettanto formidabile che da ieri, più che mai, può sognare lo scudetto con la convinzione di chi sa cosa fare. Sempre, finora: il Napoli ha sofferto l’avvio e la ripresa dell’Atalanta, per carità, però ha reagito e poi è decollato sulle ali del suo centravanti-volante. Lottatore inesauribile, atleta straripante e ora anche l’uomo delle grandi sfide: sei gol di fila nelle ultime quattro partite, dicevamo, e nove in totale contando anche il graffio ai Rangers in Champions. Una crescita costante, continua, soprattutto nell’ottica del lavoro per la squadra: sempre più dentro il progetto tecnico e i meccanismi, sempre più micidiale e da ieri anche il miglior marcatore nigeriano nella storia della Serie A: 32 gol contro i 31 del suo amico Simy. E ancora: Osi è riuscito ad andare a segno in quattro presenze consecutive per la seconda volta nella sua carriera (la prima, ancora con il Napoli, tra aprile e maggio 2021). Ieri, tra l’altro, ha anche portato a casa il secondo assist stagionale dopo quello a Politano della prima giornata a Verona. Offerto ad Elmas per il 2-1 definitivo: mai banale.  

Napoli, festa social dopo il colpo di Bergamo: esulta anche Kvaratskhelia

Stress e gioia

Straordinaria l’azione di forza di Victor spalla a spalla con Demiral, altroché, ma bravo davvero è stato anche Elif in area. Il prescelto da Spalletti per sostituire l’infortunato Kvaratskhelia a sinistra ma anche uno che quando vede l’Atalanta, evidentemente, si esalta: al Gewiss aveva già segnato nel campionato precedente, il 3-1. «Sono felice. Molto», dice. «Prendiamo tre punti importanti, siamo sulla strada giusta, ma è ancora lunga e dobbiamo fare tanto». Poi, chiarimento per quel social post ironico sulla sua frequente permanenza in panchina: «Era solo una battuta, non faccio mai polemiche: quando la squadra vince sono sempre contento anche in panchina». Meglio il campo, però. Vero? «Dopo un momento difficile è bello che Spalletti mi abbia dato fiducia: ero un po’ stressato perché non giocavo da un po’, ma sono sempre pronto e darò il massimo fino alla fine». 

Serie A: il Napoli va in fuga. Roma-Lazio, le probabili formazioni

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