Napoli, nuova lettera dell’Asl: “Non potete partire”

NAPOLI – “Si ritiene non sussistere le condizioni che consentano lo spostamento in piena sicurezza dei contatti stretti. Pertanto, per motivi di sanità pubblica, resta l’obbligo dei contatti stretti di rispettare l’isolamento fiduciario presso il proprio domicilio“. Esprime così l’Asl Napoli 2 Nord, in una lettera venuta in possesso dell’ANSA, il divieto al Napoli di andare a Torino per la partita con la Juventus. Per contatti stretti l’Asl intende tutta la rosa di giocatori che si è allenata insieme a Zielinski e Elmas, i due positivi del Napoli. Il Napoli stamattina ha infatti chiesto all’Asl Napoli 2 una precisazione sulla possibilità o meno di partire per Torino dopo i casi Covid in squadra. L’Asl ha risposto spiegando che “tenuto conto che i calciatori del Napoli recandosi in trasferta a Torino avrebbero inevitabilmente contatti con una pluralità di terzi (personale dell’aeroporto, equipaggio e passeggeri del volo, personale dell’hotel sede di ritiro, addetti e tesserati della Juventus) si ritiene che le condizioni non consentano lo spostamento in sicurezza“.

Il Napoli risponde alla Lega: “L’Asl ci vieta di partire”

La lettera dell’Asl di Napoli

In riferimento ai chiarimenti da Voi richiesti, si specifica quanto segue: vista la circolare del Ministero della Salute 21463 del 18/06/2020 in materia di quarantena per i contatti stretti dei casi Covid-19 per l’attività agonistica di squadre professioniste, considerato quanto già espresso dal vice capo di gabinetto della regione Campania, Avv. Almerina Bove in data 03/10/2020, tenuto conto che i calciatori ed i contatti stretti posti in isolamento fiduciario, recandosi in trasferta a Torino, avrebbero inevitabilmente contatti con una pluralità di terzi (personale dell’aeroporto, equipaggio e passeggeri del volo, personale dell’hotel sede del ritiro, addetti e tesserati della Juventus FC SpA, si ritiene non sussistano le condizioni che consentano lo spostamento in piena sicurezza dei contatti stretti. Pertanto, per motivi di sanità pubblica, resta l’obbligo dei contatti stretti di rispettare l’isolamento fiduciario presso il proprio domicilio”. 

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