Napoli-Milan con i fan token, il racconto: “Leao e Theo scatenati in aereo. E la notte in albergo…”

Federico, tifoso del Diavolo, ha vissuto la trasferta al Maradona con la squadra grazie a Socios: “Non avrei mai pensato di vivere un’esperienza così. Che bello atterrare alle 4 a Malpensa con i tifosi ad aspettarci”

Francesco Sessa

25 aprile – Milano

“Non ci ho visto più: ho capito subito che sarebbe stata un’esperienza incredibile”. Ancor prima di festeggiare la qualificazione alla semifinale di Champions League, un tifoso del Milan aveva già vinto. Figurarsi dopo, con l’1-1 strappato al Maradona. Tutto merito dei fan token, che hanno permesso a due supporter rossoneri di vivere il ritorno dei quarti di finale contro il Napoli da protagonisti, viaggiando e dormendo con la squadra. Uno di loro ci ha raccontato l’esperienza vissuta grazie a Socios.com: è Federico, milanese, 25 anni e da sempre tifosissimo del Diavolo.

Federico, come ha fatto?
“Ho iniziato ad accumulare punti circa un anno e mezzo fa e non avevo ancora riscattato nulla: aspettavo che arrivasse una possibilità così. Per accedere all’iniziativa erano richiesti 75 gettoni del Milan, ho comprato i fan token necessari per poter partecipare. E ho aspettato che nell’asta inversa la cifra di punti Ssu si abbassasse: è partita da un milione, ho deciso di partecipare quando è arrivata a 70mila. L’offerta prevedeva anche il volo. Il giorno dopo mi è arrivata la mail di conferma, poi mi hanno chiamato da Socios.com dicendomi che sarei dovuto partire il giorno prima rispetto alla partita per volare insieme alla squadra e che avrei alloggiato insieme a loro, cosa che nell’offerta non era specificata. Un’esperienza unica”.

Quindi, cosa prevedeva il “pacchetto”?
“Aereo, albergo, i pasti, il transfer dall’aeroporto all’albergo e dall’albergo allo stadio, ovviamente la partita in tribuna Posillipo, di fianco al settore ospiti. Ho ricevuto il programma con tutti gli orari e i vari trasferimenti. E non ho pagato nulla”.

Ci racconta il volo con la squadra?
“Alle 14.30 di lunedì mi sono fatto trovare a Malpensa nello scalo privato, l’aereo è partito alle 16.45 quando la squadra è arrivata dopo l’allenamento. Ci hanno fatto sedere in fondo, i giocatori erano seduta davanti e molti sono saliti da dietro, quindi ci sono passati accanto. Molto emozionante. Ma il meglio è stato al ritorno, in piena notte subito dopo la partita: ci siamo seduti in fondo, quando ci hanno comunicato che la squadra stava salendo ci sono stati i preparativi per festeggiarli. Sono entrati con la musica a palla: Leao e Theo Hernandez erano i più scatenati. Rafa ha fatto partire Pioli is on fire. E a Malpensa c’erano i tifosi che ci aspettavano, nonostante fossero quasi le 4: siamo usciti con i giocatori, ero di fianco a Saelemaekers”.

Essendo in albergo con la squadra, ha vissuto la notte complicata con i tifosi del Napoli a disturbare i giocatori.
“Esatto. Abbiamo fatto la cena con lo staff commerciale, c’era anche l’amministatore delegato Giorgio Furlani e la serata si è conclusa con Baresi e Massaro che ricordavano i loro Milan-Napoli. Le nostre stanze dell’albergo non erano nella zona della squadra, ma la mia finestra affacciava sulla strada: fino a mezzanotte e mezza la situazione è stata tranquilla, poi è iniziato il casino. Le finestre erano insonorizzate, ma comunque era impossibile dormire. Sono andati avanti almeno fino alle 3. A un certo punto ho anche sentito il pavimento tremare…”.

Com’è stato l’avvicinamento alla partita?
“Mattinata libera, poi abbiamo pranzato in una delle migliori pizzerie di Napoli. Alle 17 c’è stato un aperitivo in albergo: frittini, pizze, mozzarelle… Poi valige pronte e su in pullman: non eravamo in quello della squadra, siamo partiti prima di loro. Una volta finita la partita, siamo rimasti fino a mezzanotte e mezza allo stadio: abbiamo assistito alla festa della curva, bellissimo. Da lì siamo andati diretti in aeroporto”.

Esperienza unica, quindi.
“Non avrei mai pensato di vivere una partita del Milan così. Faccio ancora fatica a crederci. Chissà, magari potrò usufruire degli altri punti per la finale di Istanbul…”.

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