Napoli-Milan 1-1, Spalletti addio Champions: Pioli vola in semifinale

Il campo ha detto Milan e il verdetto è stato abbastanza giusto. Più concreta la squadra di Pioli. Si profila un derby milanese in semifinale, se l’Inter non farà scherzi…Il succo del primo tempo del Maradona è stato che il Napoli ha attaccato a tutto spiano, Osimhen non è parso ispirato, mentre il Milan ha fatto tre azioni: ha ottenuto un rigore (parato da Meret a Giroud) e lo ha fallito, ha mancato un’occasione con il francese che poi ha segnato dopo una incredibile volata di Leao che ha sbaragliato la difesa napoletana. Nel calcio non contano la sterile superiorità, né l’enfasi del ben gioco di una squadra, ma i gol. Così il Napoli di Spalletti si è trovata sotto di due gol (uno dell’andata) e due giocatori infortunati (Politano, che era stato tra i migliori, e Mario Rui) a metà tempo oltre a quelli che non avevano giocato dall’inizio: Anguissa e Kim. Sfortuna? Non solo. La difesa partenopea non è stata in serata, nonostante le prodezze di Meret e l’attacco poco esplosivo. I cambi e i tentativi degli azzurri non hanno avuto esito. Maignan ha parato il rigore del pareggio a Kvara.

Troppo tardivo il pareggio di Osimhen di testa. Il Milan – in semifinale dopo sedici anni – si è rivelato quindi la bestia nera del Napoli e ha vinto due (più un pareggio) dei quattro confronti stagionali col la capolista del campionato: e la semifinale di Champions è sua. Ovviamente seguiranno polemiche, come d’abitudine. Doveva essere un simbolico passaggio di consegne fra vecchi e nuovi campioni d’Italia e forse  è stata una circostanza favorevole per la fase finale che i rossoneri vogliono conquistare. Per il Milan, che in campionato aveva maramaldeggiato al Maradona, un bis, sia pure dalle proporzioni minori. Spalletti aveva dovuto sostituire gli assenti Anguissa e Kim con Ndombele (mediocre) e Juan Jesus. Aveva ritrovato Osimhen, punto di forza dell’attacco, ma in difficoltà contro l’organizzata difesa rossonera, presidiata da Kjaer. Pioli, che a Bologna aveva schierato dieci riserve, aveva ritrovato la formazione-standard e ha avuto ragione. In un’atmosfera di straordinario entusiasmo, nel Maradona stracolmo, le prime iniziative sono state del Napoli.Assedio che il Milan ha contenuto con un po’ d’affanno. Di Kvara (parato) e Politano (due volte fuori) i tiri più pericolosi.

Al 20′ l’episodio che avrebbe potuto cambiare le sorti della gara: Mario Rui ha fatto fallo in area contro Leao su palla di Hernandez. Rigore. Giroud, uno specialista, ha tirato basso alla sinistra di Meret che ha respinto. Il francese non era al meglio.E poco dopo da ottima posizione ha tirato sul portiere azzurro.Che occasioni mancate! Politano si è infortunato alla caviglia sinistra su un intervento di Hernandez. Anche Mario Rui fuori uso.In campo Lozano e Olivera. Per intervento di Leao su Lozano in area, l’arbitro ha atteso il verdetto del VAR: niente rigore. Al 43′ una gran volata di oltre cinquanta metri di Leao sul centro-sinistra; superati come birilli tre azzurri, giunto in area, il portoghese ha servito Giroud, lasciato solo al centro, e il francese ha colpito di sinistro un Napoli dalla difesa fragile.La furiosa reazione napoletana non ha dato frutti. Un gol di Osimhen  è stato annullato per un evidente mani. La ripresa si  è aperta con un’azione e due conclusioni alte di Kvara, che nel primo tempo era sembrato un po’ egoista. Messias ha sostituito Diaz, Elmas ha rimpiazzato Ndombele. Giroud ha fatto spazio a Origi. Un tiro di Zielinski è stato deviato. Ostigard e Raspadori hanno sostituito Rrahmani e Zielinski.Un mani di Tomori al 35′ ha provocato il rigore tirato da Kvara: Maignan ha parato sulla destra. Al 48′ su assist di Raspadori, Osimhen ha pareggiato, ma è passato il Milan. E il sogno del Napoli è svanito. I migliori: Meret e Maignan hanno parato i rigori di Giroud e Kvara. Peccato per l’infortunio di Politano che stava giocando molto bene. Leao si è procurato il rigore e ha propiziato con una volata prodigiosa il gol di Giroud. Per concludere: Napoli fumo, Milan arrosto