RIYAD (ARABIA SAUDITA) – «Resettare»: così disse De Laurentiis, un giorno a Riyad, quando la Supercoppa si stava per avvicinare e Mazzarri aveva già deciso di cambiare pure se stesso. Perché quel Napoli – così Maestoso, Sublime, Irripetibile – restava ormai il ricordo d’un vissuto, neppure poi così lontano. E in una sera, anzi in appena 90 minuti, rimettendosi in discussione ancora, rielaborando se stesso, i propri pensieri spettinati, quel calcio che gli appartiene e che per un tempo aveva abbandonato, Mazzarri ha riscritto Mazzarri. Napoli-Fiorentina è il poster del cambiamento, della conversione verso se stesso, quasi un salto per ritrovare antichi codici, provare a fonderli con quelli attuali o ereditati, poi combinarli assieme e comunque renderli funzionali al momento: non era possibile inseguire gli aquiloni, e quel calcio così “sciccoso” da divenire sexy, dinnanzi ad una crisi sottile (?) di risultati che il 2-1 al 96’ con la Salernitana non aveva spazzato via.
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