Napoli, Lukaku è avvisato: contro The Wall Ismajli quattro big a secco

Nell’intervista concessa al nostro Francesco Gensini, l’allenatore dell’Empoli si è soffermato per un attimo su Ardian Ismajli, kosovaro naturalizzato albanese, difensore centrale (ma chiamarlo “stopper” rende meglio l’idea), della sua squadra. D’Aversa ha detto: «Ismajli è pronto per un grandissimo club».

Ismajli, difensore vecchio stampo

Basterebbe dare un’occhiata alla tabellina che pubblichiamo all’interno di questo servizio per cominciare a pensare che quella di D’Aversa non sia la solita sponsorizzazione pro-mercato empolese, ma una verità. Ismajli è il centrale della difesa a tre degli azzurri, alla sua destra il giovane georgiano Goglichidze, alla sua sinistra il rientrante (a Empoli) Viti. Ismajli non imposta, Ismajli marca. A uomo. Si prende cura della punta centrale avversaria e finora, in sette partite, nessuna di queste punte gli ha fatto gol, da Dobvyk a Vlahovic, da Piccoli a Kean a Castellanos. Se l’Empoli, dopo sette giornate, ha subìto appena 4 reti ed è la seconda miglior difesa del campionato dopo quella della Juventus il merito è anche di questo ragazzo che non si arrende mai e che ha raggiunto la piena maturazione a 28 anni, il quarto con l’Empoli, dopo la prima stagione in A con lo Spezia di Vincenzo Italiano. L’operazione-Ismajli era entrata nello scambio con Nikolau, al club di Corsi andarono anche due milioni di euro. A La Spezia era arrivato dai croati dell’Hajduk Spalato, dove aveva giocato anche in Europa League.

Ismajli, uno stopper anni 70

Ha un calcio molto sbrigativo, di poco effetto e di grande efficacia: anticipo o contrasto, duro se necessario. L’anno scorso giocava a fianco di Luperto, il Bonucci della difesa empolese, uno marcava, l’altro lanciava. Quest’anno, in un reparto nuovo e arricchito anche dall’ottimo livello del portiere Vasquez, è diventato il protagonista. La tecnica non è il suo pezzo migliore, ma sul piano fisico e atletico queste prime partite con D’Aversa sono state impressionanti. Come figura e come gioco, ricorda davvero gli stopper degli anni Settanta, duro, arcigno, risoluto, come si diceva una volta un “francobollo” sul centravanti da marcare. Dove c’è il pericolo, c’è Ismajli.

Ismajli, ora c’è Lukaku

Anche lunedì sera, con la sua nazionale, è stato fra i migliori. L’Albania ha vinto in Georgia (fra l’altro con un gol di un ex empolese, ora all’Inter, Asllani) ed ha agganciato la squadra di Kvaratskhelia al secondo posto del girone di Nations League. Ismajli ha salvato un gol fatto e nella ripresa, quando la Georgia si è rovesciata nella metà campo albanese, non si è fatto piegare. Per il nazionale dell’Albania sta per arrivare la prova decisiva, quella contro il centravanti fisicamente più potente del campionato, Romelu Lukaku. L’appuntamento è fissato per domenica all’ora di pranzo al Castellani. Sarà un duello di muscoli, di centimetri, di forza pura. Obiettivo di Ismajli: non prendere gol nemmeno stavolta. D’Aversa ci conta.

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