Napoli, Lozano multiuso: i suoi gol per la finale

Multiuso, milleusi, Hirving Lozano. Il Chucky, signore e signori, il prototipo della smentita: un anno fa di questi tempi, di lui si diceva che fosse un brocco, un pacco e doppio-pacco e facciamo anche un bidone, e guardandolo all’opera in allenamento, quasi incredulo, Gattuso pensava esattamente questa cosa: non sta in piedi. Sì, lo ha raccontato pubblicamente lui, Rino. Rino che oggi non riesce, non vuole e non può neanche fare a meno di questo messicano volante schierato su entrambe le punte del tridente e all’occorrenza, in casi di necessità, anche falso nueve: lui, del resto, è uno che segna, che fa segnare e sposta gli equilibri. Ultimo esempio, seppur non esattamente calzante per l’epilogo amaro: la partita di Marassi con il Genoa, sabato, persa ma giocata con un’altra marcia e un altro sprint soprattutto dopo il cambio di fascia di Lozano. Grigio e ingrigito a sinistra, nel primo tempo, ma di nuovo Chucky a destra nel secondo. Irrinunciabile, dicevamo. E forse, in attesa di Osimhen e Mertens, la vera e grande speranza del Napoli che insegue la luce.

Gattuso: "Lozano? Non gli regalo niente, merita quello che ha"

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Gattuso: “Lozano? Non gli regalo niente, merita quello che ha”

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