Napoli, le pagelle: Anguissa di qualità, Kvaratskhelia rifiorito

In meno di una settimana al completo (o quasi) restituisce al Napoli l’anima e la lucidità per lottare, colpire e reagire. L’intensità deve crescere, certo, ma il lavoro è cambiato da poco e almeno la squadra non è sparita dopo un tempo. I gol e le prestazioni di Kvara ed Elmas sono il simbolo del cambiamento. Insieme con la linea alta, il possesso, l’organizzazione e il sorriso dei giocatori. Il bis lo costruiscono tre cambi: sono segnali. 

Gollini 6,5 

Su Koopmeiners a fine primo tempo la respinta migliore. Preciso su Pasalic e Ruggeri, inchiodato sull’1-1. 

Di Lorenzo 6,5 

L’assist a Kvara, il 4° del campionato, è il coronamento di una prestazione tosta e produttiva in due fasi. Da leader. 

Rrahmani 5,5 

Lookman è una scheggia che controlla fino al gol. Beffato di testa nonostante la differenza di vedute (leggasi altezza). 

Natan 6 

Un tipo tosto e rapido che piazza anche belle chiusure. Nella ripresa mura un tiro di Koop: decisivo. 

Ostigard (33’ st) 6 

A difesa della vittoria. 

Olivera 6 

Si fa male da solo al ginocchio sinistro. Il dolore atroce e il pianto avvalorano il tremendo sospetto del crack-crociato. Se così fosse: stagione finita. 

Juan Jesus (39’ pt) 5,5 

Terzino sinistro adattato. Sbaglia l’uscita su De Ketelaere e nasce il pari, e in genere Hateboer ha un altro passo. 

Anguissa 6,5 

Riesce a fare gioco con Pasalic e lo stress della nazionale addosso. Di qualità. 

Lobotka 6,5 

È tornato Lobo: la direzione dei ciak, gli strappi e quelle veroniche col pallone incollato al piede. Nella sua posizione: era ora. 

Zielinski 5,5 

Soffre Ederson, divora il raddoppio e non lascia grandi tracce. 

Cajuste (33’ st) 6 

Massima resa: trasforma il rilancio di Carnesecchi nell’interruttore del bis. 

Politano 6 

Kolasinac è un bel muro. Sfrutta la passività di Bakker, poi entra Ruggeri e cambia la storia. 

Elmas (19’ st) 7 

Servono corsa e muscoli nel momento della sfuriata della Dea e lui ci mette anche il gol della vittoria. Come un anno fa, e ancora innescato da Osi, ma stavolta Spalletti lo applaude in tribuna: il rilancio di un uomo così prezioso dovrà essere ricamato con cura. 

Raspadori 6 

Primo tempo pieno di movimenti intelligenti. Più rifinitore che bomber, questa volta. 

Osimhen (19’ st) 6,5 

È tornato: senza maschera per la prima volta dopo 67 partite con il Napoli da gennaio 2022 – wow! – ma subito decisivo dopo 48 giorni di astinenza, con un assist acrobatico a Elmas che solo lui poteva. In caduta, con quelle gambe infinite come la sua anima da guerriero. 

Kvaratskhelia

Scalvini ringhia alto e lui lo punisce con un agguato alle spalle: testa, gol. Rifiorito: libero di esprimersi a sinistra e dentro il campo, testa e gamba leggere. In quel bacio finale a Mazzarri c’è tutto. Anche la voglia di dimenticare la panchina con l’Empoli. 

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