Napoli-Lazio 0-1: decide l'eurogol di Vecino, Sarri ferma Spalletti

NAPOLI Dopo otto vittorie consecutive si ferma la marcia trionfale del Napoli, battuto di misura – per la prima volta in campionato tra le mura amiche del Maradona – dalla Lazio dell’ex Maurizio Sarri. Dopo un primo tempo equilibrato, i padroni di casa crescono nella ripresa, ma vengono puniti al 67′ dalla prodezza balistica di Vecino, preferito all’ultimo a Cataldi dal tecnico biancoceleste. Nonostante il ko Spalletti resta saldamente al comando della Serie A con 65 punti, capitolini provvisoriamente secondi a quota 48. 

Napoli-Lazio, le scelte di Spalletti e Sarri

Luciano Spalletti conferma il 4-3-3 con Meret tra i pali, Di Lorenzo, Rrahmani, Kim e Olivera in difesa, Anguissa, Lobotka e Zielinski a centrocampo e Lozano e Kvaratskhelia ai lati di Osimhen. La risposta dell’ex Sarri è speculare: ci sono Marusic, Patric, Romagnoli e Hysaj – al Napoli dal 2015 al 2021 – davanti a Provedel, Vecino preferito a Cataldi in cabina di regia, Milinkovic e Luis Alberto mezz’ali, Felipe Anderson e Zaccagni esterni d’attacco e Ciro Immobile terminale offensivo.

Napoli-Lazio 0-1: Sarri sbanca il Maradona con Vecino

Guarda la gallery

Napoli-Lazio 0-1: Sarri sbanca il Maradona con Vecino

Di Lorenzo salva su Vecino: Napoli-Lazio 0-0 al 45′

È il solito Napoli, aggressivo a centrocampo e con tanta qualità ad ogni angolo del campo, ma di fronte trova una Lazio con l’elmetto, che risponde colpo su colpo e produce la prima occasione della partita: è soltanto il 6′ quando, su un calcio di punizione battuto da Luis Alberto dall’out sinistro, Vecino gira di testa e – a Meret battuto – è provvidenziale il salvataggio di Di Lorenzo. Il Maradona è una bolgia, ma Spalletti passeggia nervosamente, non soddisfatto del ritmo dei suoi: il timido tentativo dalla distanza di Zielinski al 16′, però, è un primo segnale di risveglio azzurro, cui controrisponde l’ex Hysaj con una bella sgroppata da cui nasce una grande chance per Milinkovic, murato in maniera salvifica da Kim. Osimhen, al primo vero pallone toccato, costringe Patric al giallo (20′), mentre una leggerezza di Marusic porta Anguissa al tiro dalla distanza che – complice una deviazione – termina alta non di molto. I biancocelesti chiudono pressoché tutte le linee di passaggio, ma il Napoli cresce col passare dei minuti e – con un grande intervento – Provedel toglie dalla testa di Osimhen il pallone dell’1-0: l’azione prosegue, ma la sassata di Lobotka termina in curva (30′). La Lazio si rivede al 38′ con Felipe Anderson che, da posizione defilata, non crea problemi a Meret: è l’ultima emozione di un primo tempo ben giocato da entrambe le squadre.

Decide l’eurogol di Vecino: la Lazio vince di misura a Napoli

La ripresa si apre con un grande spavento per il Maradona, con Osimhen che va a terra toccandosi l’occhio sinistro che tanti problemi gli diede lo scorso anno: niente di grave e il bomber nigeriano si mette subito in luce con un tentativo dal limite – deviato in corner – dopo una pregevole serpentina di Olivera (50′). Kvaratskhelia calcia alto su punizione, Zielinski fuori dai venti metri: Sarri vede in difficoltà i suoi e si gioca la carta Pedro, gettato nella mischia al posto di Felipe Anderson, che chiude dopo 59′ una partita di grande sacrificio. Osimhen si prende un’ammonizione in un generoso tentativo di ripiegamento, il Napoli cresce sospinto dal Maradona, ammutolito al 67′ dalla prodezza balistica di Vecino: cross dalla sinistra, la difesa partenopea respinge e dal collo destro dell’uruguayano parte un missile imparabile per Meret. Spalletti richiama accanto a sé in panchina Lozano e Anguissa, sostituiti da Politano ed Elmas, subito protagonista con una conclusione sporcata in angolo, ma l’occasione più clamorosa capita al 78′ sulle teste di Osimhen, che sbatte contro la traversa, e Di Lorenzo, che sulla ribattuta trova la miracolosa risposta di Provedel. Simeone, Ndombelé e – nel finale – Zedadka per Zielinski, Lobotka ed Olivera da una parte, Cancellieri e Cataldi per Zaccagni e Luis Alberto dall’altra: il cronometro scivola così rapidamente all’89’, quando Milinkovic manda in porta l’ex Roma e Verona, trattenuto da Elmas (ammonito) un metro fuori area. Sul punto di battuta va il forte centrocampista serbo, che scheggia l’incrocio dei pali. Il march si chiude sul giallo rimediato da Marusic che, diffidato, salterà la prossima: dopo otto vittorie consecutive si ferma il Napoli di Spalletti.

Spalletti: "Mi alzavo dal divano per applaudire il Napoli di Sarri"

Guarda il video

Spalletti: “Mi alzavo dal divano per applaudire il Napoli di Sarri”

Precedente Dybala chiede risarcimento alla Juventus per mancato rinnovo/ "Aspetto 3 milioni…" Successivo Un supergol di Vecino avvicina la Lazio alla Champions, Sarri esulta a Napoli col pugnetto