Napoli, l’attacco è atomico E Sarri guarda tutti dall’alto

Cambiare tutto per non cambiare niente. Post-it dal mondo Napoli: il regno di Gonzalo Higuian è finito (da un pezzo) sotto i colpi di mercato milionario, ma la squadra di Maurizio Sarri resta sempre con indosso la maglia da leader nello speciale gran premio del miglior attacco del campionato. Bottino pesante, dodici gol realizzati nelle prime quattro giornate di campionato: 2 a Pescara, 4 al Milan, 3 a Palermo e 3 anche nell’ultima del San Paolo col Bologna. Gli azzurri hanno segnato sempre almeno due gol: ecco il vero segreto di una squadra che gioca un calcio totale e che può contare su un attacco atomico. E che, non certo per caso, si ritrova in testa al campionato.

callejon scatenato — Mercoledì sera, gli azzurri faranno visita al Genoa per difendere il primo posto in classifica ottenuto grazie alla vittoria sul Bologna e alla sconfitta della Juve a Milano con l’Inter. Il segreto di Sarri in questo inizio travolgente degli azzurri sta, probabilmente, nell’aver maggiormente responsabilizzato – e in qualche modo liberato – gli altri attaccanti in rosa dopo l’addio di Higuain. Un esempio su tutti è quello di Callejon, la pedina insostituibile nella macchina da guerra costruita da Sarri: gioca sempre, difende come un terzino e l’assenza del Pipita quest’anno gli sta concedendo spazi sempre più ampi in area di rigore. Domenica ha timbrato il suo cinquantesimo gol in azzurro, e in questo primo scorcio di campionato si è preso la vetta della classifica dei cannonieri con 5 reti.

milik rivelazione — Tra turnover e impegni europei, la rivelazione è senza dubbio Milik: il polacco ha conquistato il mondo napoletano a suon di doppiette. Una in Champions, due in campionato, vice capocannoniere della Serie A. Potenza, colpo di testa e una tecnica davvero niente male messa in vetrina soprattutto contro il Bologna. Nella batteria di Sarri non dimenticate Mertens: spacca le partite come pochi, di gol ne ha già fatti due, vive l’eterna staffetta con Lorenzo Insigne, fondamentale per preservare energie a questa squadra impegnata quest’anno anche in Champions.
e i centrocampisti — E pensare che proprio Lorenzo e Gabbiadini devono ancora sbloccarsi (anche se Insigne è già in palla, assist delizioso col Bologna per il primo gol di Callejon), e in panchina scalpita un certo Giaccherini, ormai quasi pronto al debutto. Finito qui? Neanche per sogno. Centrocampisti come Hamsik (già a segno a Palermo), Zielinski e Rog possono garantire un altro bel bottino di gol.


 Gasport 

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