Ah sì?
«Sì, e abbiamo scherzato un po’ sul fatto di non aver mai lavorato insieme. Mi voleva al Chelsea, ma decisi di restare a Napoli».
E al Chelsea, fatalità, ci è andato dopo il suo addio.
«Già. Mi sarebbe piaciuto giocare con lui, è un grande».
Tra i migliori allenatori del mondo. Il Napoli è in ottime mani.
«Siamo reduci da una brutta stagione: abbiamo perso Spalletti e purtroppo per Garcia, Mazzarri e Ciccio Calzona è stato difficile. Ciccio è un amico, uno dei primi ad avermi fatto raggiungere il livello a cui sono arrivato con Sarri. Ero convinto che ce l’avrebbe fatta, ma gli serviva più tempo».
E ora?
«E ora ripartiamo con un tecnico che conosce molto bene il livello alto del calcio italiano ed europeo. L’arrivo di Conte è una grande cosa, una fortuna per il Napoli».
A cosa può ambire la squadra?
«So che Conte li sta massacrando». Ride ancora. «Ma lui sa come riportare il Napoli in alto: quantomeno in Champions e ai primi posti. E poi spero a sognare ancora».
Il signor Antonio si arrabbierà: intende lo scudetto?
«Lo spero, lui è abituato a vincere: darà una mano al club, alla squadra, alla città. Tutti insieme, come con Spalletti, possono raggiungere qualsiasi obiettivo: la verità sta sul campo, ma lui darà tutto per vincere lo scudetto e la coppa Italia. E se dai tutto, puoi raggiungere tutto: perché non sognare lo scudetto? Io ci sono, li seguo».
Ha sentito i suoi vecchi compagni?
«Sì, ho parlato con Anguissa: mi ha raccontato subito della preparazione. Conte ha detto ai ragazzi che li porterà al limite mentale e fisico per capire su chi poter contare. Io aspetto il ritorno di Giovanni. Di Lorenzo: il nostro capitano è fondamentale. Molto forte. Gli voglio tanto bene: contiamo su di lui per una grande stagione, soprattutto io».
Ha parlato anche con Osimhen?
«No, ma lo farò: quando ci sono il mercato e scelte delicate preferisco evitare, si rischia di influenzare».
Se esce Osi, entra Lukaku.
«Conosciamo Rom, ho giocato tantissime partite contro di lui, è un centravanti molto importante che con Conte ha disputato le stagioni migliori della sua carriera. Tutto dipende da Victor, ma eventualmente penso che possa essere l’erede giusto. A Napoli, in questa squadra e con questo popolo, può fare grandi cose e acquisire tanta forza».