Napoli-Inter 3-1, le pagelle degli azzurri: ciclone Kvaratskhelia

Meret 6 
Una volta, quando il calcio non era ancora (anche) Fantacalcio, sarebbe stato senza voto. Ma prende la pioggia, fa anche freddo – maledetta primavera – e la sufficienza è automatica, perché sul gol non c’entra nulla. 

Di Lorenzo 9 
Il gol rientra nella categoria dei capolavori, appartiene al patrimonio di attaccanti o centrocampisti ed è invece suo, un difensore con tecnica di panna: calcia con il sinistro, che è il più debole dei suoi piedi, e la mette all’incrocio. La corsa verso Spalletti è la riconoscenza di un leader. 

Quell’abbraccio fra Di Lorenzo e Spalletti per un lungo addio

Rrahmani 7 
Sente il profumo di qualcosa che sfugge ai mortali e si lancia, palla al piede, oppure per arricchire l’area di centimetri che possono servire. Pensa anche Correa, ma poi, e cacciar fuori il pallone di Dumfries. 

Kim 7 
Su quel ring, in uno scontro tra pesi massimi con Lukaku, dà il meglio di sé. Non gli lascia mai centimetri decisivi, solo rare illusioni, che evaporano. A tratti è un gladiatore. 

Juan Jesus (29’ st) 5 
Ahia: entra e non si accorge che alle sue spalle c’è Lukaku, su una lettura semplice-semplice.  

Olivera 6 
La sua fisicità al servizio della manovra, per dare le ampiezze che servono nell’aggiramento. Elegante però privo della necessaria personalità per prendersi la corsia. 

Anguissa 7,5 
Ti stordisce ovunque, perché oscilla tra le linee, fa le due fasi, copre e poi va scavare qualcosa che possa valere la gioia: un destro stropicciato, un sinistro soffocato, però sta lì e Gagliardini va nel caos fino al rosso. Ma nell’aria c’è il suo gol, annunciato. 

Diretta Spalletti: “Il mio futuro? E’ tutto deciso, dobbiamo solo dirlo”

Lobotka 7 
Lo splendore delle giornate migliori, con quella leggerezza che gli ha caricato sulle spalle il paragone con Iniesta. Don Stanislav sa come illuminare il calcio. 

Zielinski 7 
La finta che incanta, le veroniche che spingono a perdersi nelle sue movenze. Non gioca al calcio, ricama. 

Gaetano (37’ st) 6,5 
Ne è valsa la pena restare a Napoli, ad imparare, a godersela, a sognare. Il gol nel suo stadio, da lacrime. 

Elmas 6 
Il giallo gli evita Bologna, lui che non rinuncia mai a nessun compito: stavolta, largo a destra, però ovunque. 

Raspadori (25’ st) 6 
Va a infilarci la propria rapidità e per poco, quasi per niente, non c mette del suo: gli scappa la torsione. 

Osimhen 5 
Magari ha mete turistiche che lo distraggono ed è completamente assente. Rovina la sua giornata contestando la sostituzione, che è sacrosanta. 

Spalletti cambia Osimhen: la sua reazione è inaspettata

Simeone (25’ st) 6,5 
Ha la generosità nel codice genetico: lancia Raspadori, poi porge a Gaetano il pallone del 3-1.  

Kvartskhelia 7 
Ha recuperato, e si vede, sta bene, e se ne accorge l’Inter: raddoppiarlo non basta, è un ciclone. 

Politano (37’ st) sv 
Una cinquantina di metri a sfidare il vento, trascinando lo stadio e il Napoli. 

Precedente Mondiali Under 20, strepitosa Italia: doppietta Casadei, Brasile ko Successivo Udinese-Lazio 0-1, le pagelle dei biancocelesti: Casale super