Napoli-Insigne, il rinnovo non arriva. Appuntamento all’estate, si rischia la rottura?

Per Lorenzo sarebbe l’ultimo contratto importante della carriera e ha respinto una prima proposta. Tutte le strade per cercare il compromesso

La prossima estate darà indicazioni importanti sul futuro di Lorenzo Insigne. C’è un contratto da ridiscutere e un prolungamento da concordare, considerato che l’accordo attuale è in scadenza a giugno 2022. Di tempo ce n’è poco e le parti dovranno quanto prima fissare un incontro. Le prospettive non sono rassicuranti, il capitano del Napoli ha respinto una prima proposta avuta dal club, che sarebbe addirittura inferiore all’attuale ingaggio di 4,5 milioni di euro a stagione. Già partendo da questa base, l’accordo dovrebbe essere discusso, magari lo si potrebbe integrare con qualche bonus. Ma, siamo nel campo delle ipotesi, perché la questione dovrà essere affrontata in un momento di tranquillità. Attualmente, Insigne è impegnato, così come il Napoli, nella rincorsa al quarto posto, per avere la garanzia di poter disputare la prossima Champions League. Poi, subito dopo il campionato, per l’attaccante ci sarà l’Europeo, che resta un obiettivo per la nostra Federazione.

IN ESTATE

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È probabile che l’incontro possa slittare alla prossima estate, quando le parti avranno l’opportunità di sedersi per cercare di trovare un accordo. Il ridimensionamento dei costi, imposta dalla nuova politica indicata da Aurelio De Laurentiis, non viene certo incontro alle esigenze del capitano. A luglio, Insigne avrà già compiuto 30 anni e dovrà firmare l’ultimo contratto importante della sua carriera. Dunque, è legittimo che il giocatore voglia un riconoscimento economico pari al suo valore, ma è pur vero che la pandemia ha messo in ginocchio tutti i settori, compreso quello del calcio. E su quest’aspetto, pare che De Laurentiis non abbia alcuna intenzione di cedere. Il presidente si aspetta che il suo capitano gli vada incontro, che si accontenti dell’offerta (3 milioni a stagione per i prossimi 5 anni più una serie di bonus). Diversamente, c’è l’ipotesi che si possa anche arrivare a una rottura che, al momento, nessuna della due parti si auspica. Lorenzo è legatissimo al Napoli e ai suoi tifosi, più volte ha lasciato intendere che non riuscirebbe a vedersi con una maglietta diversa da quella azzurra. E sa anche che la crisi non riguarda soltanto il Napoli, ma tutto il mondo del calcio e, difficilmente, ci sarebbero società disposte a investire 60-70 milioni di euro per acquistarlo oltre a garantirgli un contratto dai 5 milioni di euro in su a stagione.

COMPROMESSO

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Potrebbe essere la soluzione migliore per entrambe le parti. Ci sono tanti cavilli che possono permettere ai calciatori di guadagnare più soldi rispetto a quanto previsto dal solo stipendio. Come i bonus, appunto, che talvolta, possono essere anche milionari, dipende dagli obiettivi e dal rendimento personale, in ogni modo. Una cosa è certa, però: il Napoli non vuole separarsi da Insigne e Insigne non vuole separarsi dal Napoli. E allora, non resta che attendere l’incontro decisivo, con l’auspicio che le parti facciano per intera la loro parte e che Insigne non si lasci condizionare da pressioni esterne. Tanto la firma dovrà metterla lui e in quel momento non potrà non far valere l’amore e la passione per il Napoli, come ha sempre sbandierato ai quattro venti.

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