NAPOLI – Ma un altro Anguissa non c’è… E quindi, bisognerà inventarselo: cercare in questo calcio europeo, provando a metterlo sottosopra; scandagliando le zone più impervie ma anche le più rigogliose; scavando tra le relazioni del data-base; aggiungendoci qualcosa di proprio. Perché un simil Anguissa è difficile da scovare, ammesso che ci sia: e in questi giorni da dedicare alle riflessioni, il Napoli s’è pure fatto due conti. Uno che sappia fungere da “bosco e da riviera”, un interditore a cui eventualmente consegnar palla in libertà esiste, si chiama Boubakary Soumaré, sta dentro al progetto anagraficamente (25 anni tra un mese), ha costi non esagerati e se si allineano i satelliti ci scappa pure di non dover cliccare per un bonifico: al Siviglia ha appena cominciato a conquistarsi gli spazi che avrebbe voluto anche in precedenza, e questo è un problema, ma la tentazione di provarci in Italia e andarsene un po’ in giro con lo scudetto (altrui) al petto non gli dispiacerebbe, sarebbe uno stimolo da cui lasciarsi lusingare.
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