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Napoli, il cappello sulle ventitré

Ieri si contavano a migliaia. Alle 19.30 erano quasi novantatremila i tifosi in fila – in mano un biglietto da 5 – per prenotare un posto al Maradona dove domani sera si seguirà sul maxischermo la partita di Udine. Di fronte a tanta partecipazione popolare mi è venuto di prendere in prestito un po’ della fantasia di Mimmo Carratelli e adattare l’inizio di “Torna a Surriento” a uno dei momenti anche televisivamente più significativi della storia del club: Video Napoli quant’è bello/ spira tantu sentimento/ Comme tu a chi tiene mente/ Ca scetato ‘o faje sunnà.

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Il cappello sulle 23

Il cappello sullo scudetto dovrebbe essere messo intorno alle ventitré: la festa dipenderà ancora una volta da Sarri, oltre che dall’avversario di turno del Napoli: se la Lazio non dovesse battere il Sassuolo il titolo risulterebbe aritmeticamente inattaccabile e all’interno del Maradona scatterebbe la (maxi)festa. Napoli ha smaltito l’amarezza per il pareggio con la Salernitana nel giro di pochi minuti, giusto il pianto di un bambino, subito dopo si è messa a organizzare il supplemento di cerimonia: questa città digerisce in fretta le delusioni, ma quando si tratta di prolungare la festa lo sa fare come nessuno al mondo.

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