Era fatale che accadesse: e forse lo stavano già sbranando con gli occhi, però adesso si sa, non è più semplicemente una sensazione o una supposizione, perché bisognava che il mondo fosse abitato da ciechi, affinché non succedesse. E invece, ad ogni dribbling, o dinnanzi a qualsiasi veronica, quelle esplosioni di vitalità e quelle spruzzate di talento lasciavano un po’ ovunque – Barcellona inclusi – i sospiri maliziosi degli ammiratori (e delle ammiratrici). E si poteva far finta di niente, sorvolare sugli sguardi languidi, però consapevoli che quel giorno, maledizione, sarebbe spuntato. Scrivono in Spagna, al “Mundo Deportivo”, che Khvicha Kvaratskhelia sta nel listone della spesa del Barça: elementare, Watson, si potrebbe aggiungere, però Napoli che ha già perduto Zielinski, che fatalmente dovrà rinunciare – e nella prossima estate senza che ci siano ritardi aerei – ad Osimhen, ora sente stritolare il proprio umore, perché anche il putto no. E vabbé che era scritto da qualche parte, però… Però Kvara è l’uomo dei sogni del futuro, il più autorevole interprete d’un calcio futurista, è andrenalina – o anche altro – con le sue sterzate che afferrano alla gola e anche al cuore e che diventerà the man of the match, quasi a prescindere, della prossima sfida con il Barcellona, sia al Maradona che in Catalogna, dove di calcio se ne intendono. E Kvara, che è ancora un “bambino”, sta dentro ai loro pensieri e pure nei progetti, è un’idea che ha senso con la filosofia di quella società che si sta rinnovando, che attinge sempre dalla cantera ma non solo, che scruta l’orizzonte e se lo immagina pieno di finte, come Napoli però… Perché il Napoli non intende indietreggiare.
Kvara, De Laurentiis lavora al rinnovo
Aurelio De Laurentiis ha (ri)cominciato a dialogare con il management del calciatore, l’ha confessato in conferenza stampa una settimana fa e si è liberato d’un peso: «Ho incontrato i procuratori per discutere del suo contratto, abbiamo accennato al discorso e mi hanno rimandato a fine stagione, perché Kvara qui sta bene». Poi è chiaro che la vita può rimodularsi da una notte all’alba successiva… Il Barcellona deve rimettere le mani nel suo Progetto e il Napoli non vuole smontare il proprio, a questo punto fondato (innanzitutto) su Kvara, un fenomeno paranormale che sposta gli equilibri e che sparge anche allegria contagiosa: è il poster d’un calcio vivo, alternativo, fascinoso, è un fanciullo che guida – lui – con la mano, per farsi trascinare nella città dei balocchi ed offrire con il repertorio di cui dispone la felicità che rapisce.
Napoli-Barcellona, l’occasione di Kvara
Napoli è stata e rimane il suo tempo, almeno per adesso e sino a quando non ci saranno i summit per discutere del rinnovo, e neppure tentazioni: però intanto mentre stanno per mettere la palla al centro in quelle che diventano le due partite dell’anno, spunta una indiscrezione, credibile come la genialità di Khvicha, che sparge un pizzico di ansia. E in quelle sere, a Napoli e poi a Barcellona, è chiaro che si sprecheranno gli ohh di ammirazione per un artista capace di riempire le notti: perché Kvara è “mes que un partido”.
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