Benedetta sia la partita di Champions in programma mercoledì sera. E! il modo migliore di cui dispone il Napoli per cancellare e rimediare in fretta alla prestazione contro il Genoa, gara finita sul risultato di 2-2 soltanto perché Raspadori e Politano hanno sfoggiato esecuzioni da campione per, prima, dimezzare e, poi, acciuffare il pareggio in casa di una neopromossa in serie A. Domani la squadra volerà a Braga, ottava in classifica nel campionato portoghese dopo 5 giornate e con due sconfitte subite, l’ultima contro la Farense proprio nel turno di campionato giocatosi nel weekend.
Vincere mercoledì al debutto nella competizione continentale potrebbe aiutare a ritrovare autostima dopo il deludente inizio di campionato: i campioni d’Italia sono già a -5 dall’Inter che viaggia a vele spiegate in testa alla classifica. Non è il pareggio, bensì la prestazione degli azzurri a preoccupare il popolo partenopeo, convinto che dopo l’inatteso ko casalingo contro la Lazio, ci sarebbe stata a Genova la tanto attesa riscossa. Così non è andata e quel 2-2 potrebbe avere acuito qualche frizione che si è venuta a creare tra i calciatori ed il tecnico Garcia, probabilmente per la differente filosofia di gioco osservata nei due anni a gestione Spalletti.
Napoli, Kvaratskhelia e Garcia
Oltre a certe sostituzioni che hanno destato molta perplessità. Una su tutte, quella di Zerbin con Kvaratskhelia al 90’ del match del Ferraris, quando il Napoli aveva appena raggiunto il 2-2. “Ma che fai? Ma perché?”, impietoso il gesto ed il labiale colti dalla telecamere, mentre il georgiano lentamente si stava spostando verso la panchina, guardando l’allenatore senza staccargli gli occhi di dosso. Ed è molto probabile che nello spogliatoio di Castelvolturno, ieri alla ripresa degli allenamenti, ci sarà stato un chiarimento tra i calciatori e Garcia su quella frase del coach “è mancata la determinazione” che poteva suonare come l’accusa al gruppo di uno scarso impegno a Genova.
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