Napoli-Eintracht 3-0, le pagelle: Osimhen bionico, Spalletti da oscar

Kim è una diga

Dove c’è lui non si passa, il problema per i tedeschi è che sembra sia ovunque. Un gigante, una diga in grado di arginare con tranquillità l’ondata (piccola) dell’Eintracht all’inizio. I duelli aerei sono tutti suoi, spegne così ogni proposito di rimonta degli uomini di Glasner. Rischia solo su un controllo non perfetto in area, ma se la cava alla grande. Dopo un anticipo imperioso si lancia anche in attacco in avvio di ripresa. Il centrale più forte del mondo secondo il suo allenatore: anche stasera, non lo ha deluso. 

Di Lorenzo una certezza

Altra prova da capitano vero. Sempre presente, tanti anticipi preziosi e poi l’assist al bacio per il 2-0 di Osimhen. Gioca sempre e il rendimento è costante. Una certezza, non tradisce mai. 

Mario Rui una trottola

Preferito a Oliveira, è praticamente perfetto. Lotta, combatte, ragiona, vince tanti duelli e non sbaglia una scelta. 

Zielinski senza pietà

Infierisce sui tedeschi con il rigore procurato grazie a un gioco di prestigio in mezzo a tre avversari: l’esecuzione non lascia scampo a Trapp.

Lobotka robot dai piedi buoni

Il solito robot a centrocampo. Si mette in mostra per il delizioso esterno destro con cui fa partire l’azione del gol che stappa la partita. Ma fa molto di più.

Politano, assist delizioso

Mette sulla testa di Osimhen la palla dell’1-o con un cross pennellato. Dopo 1′ aveva già scaldato i guanti a Trapp. Fa a sportellate, è sempre lucido e concentrato. 

Kvaratskhelia illumina a sprazzi

Trapp gli nega il gol due volte nel primo tempo e una nel secondo tempo. Una partita non facile per lui, soprattutto nel primo tempo, però quando si crea lo spazio sguscia via come sempre e semina il panico. Anche se parte un po’ in sordina, cresce costantemente. Resta a secco, però è sempre uno spettacolo.

Osimhen bionico

Doppietta in Champions, sono quattro in questa stagione pazzesca in Europa. Scrive la storia del Napoli trascinandolo ai quarti. La partita è spigolosa, nel primo tempo ha pochissimi palloni giocabili. ma quando gliene arriva uno allo scadere del primo tempo lo trasforma in oro, con un gol pazzesco. Resta sospeso in area ad aspettare un cross lento di Politano e indirizza il pallone all’angolino. Per lui è tutto normale, ma non lo è. Sembra bionico. Al 55’ raddoppia con un guizzo, questo era più facile, ma non meno importante. Ai tedeschi aveva segnato un gol anche all’andata. Ora aspetta la prossima sfida, senza porsi limiti.

Spalletti regista da oscar

Napoli nella storia, per la prima volta ai quarti di Champions con un biglietto da visita che può far paura a tutte le rivali. Quattro partite con almeno tre gol segnati. Una macchina perfetta. Non ha mai sofferto, nemmeno per un attimo. Come se fosse una semplice pratica burocratica il passaggio del turno con l’Eintracht. Eppure suoi illustri predecessori avevano sempre fallito l’accesso ai quarti. La squadra non abbassa mai il livello, il ritmo, la qualità, anche senza turn over. È un film da oscar. 
 


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