Napoli e Insigne separati in casa. Chi farà la prima mossa?

La rottura tra il giocatore e De Laurentiis, che non è intenzionato a concedergli il rinnovo a 6 milioni, è irreversibile. Resta da vedere se la società accetterà di cederlo o se l’azzurro saprà aspettare l’estate 2022 per andarsene da svincolato

È strana l’estate che sta vivendo Lorenzo Insigne. Fin qui, è trascorsa tra notti magiche e giorni di attesa, tra entusiasmo e delusioni. E, soprattutto, è caratterizzata da continue riflessioni. Che riguardano il suo futuro, ovviamente. In prospettiva, non ci sono certezze, sa bene il capitano del Napoli che Aurelio De Laurentiis non ha alcuna intenzione di soddisfarne la richiesta economica, presentata dal suo procuratore, per firmare il rinnovo. Tra loro non ci sono stati contatti, l’unica via di comunicazione è stata rappresentata dai colloqui che ci sono stati tra Andrea Chiavelli, l’amministratore delegato, Cristiano Giuntoli e il manager di Insigne. Al quale è stata prospettata la possibilità che il giocatore possa essere ceduto se dovesse arrivare un’offerta soddisfacente.

separati in casa

—  

Dunque, non ci sono stati passi in avanti, anzi, il disinteresse del presidente nei confronti dell’attaccante è soltanto la conferma che i due si sopportano, che non hanno alcun piacere di continuare a lavorare insieme. Insigne aspetta che sia De Laurentiis a fare il primo passo, mentre il presidente lo cederebbe volentieri e non ha alcun interesse a incontrarlo. Per dirsi cosa, poi? Il giocatore chiede una cifra intorno ai 6 milioni di euro per rinnovare, mentre la proprietà è ferma ad un massimo di 3,5 milioni più alcuni bonus che permetterebbero al giocatore di raggiungere gli attuali 4,6 milioni che guadagna adesso. Una proposta dignitosa se si considerano le difficoltà in cui versa il calcio mondiale, e non solo, per gli esiti della pandemia. Il discorso si è interrotto prima ancora che entrasse nella fase più calda.

cedibile

—  

Lo è Lorenzo Insigne, come tutti gli altri calciatori del Napoli. Non si faranno eccezioni dinanzi a offerte vantaggiose per il club. Sia il presidente, sia il capitano inizieranno la stagione consapevoli, ciascuno per i propri interessi, che già a gennaio potrebbe esserci la separazione. L’Inter pare disposta ad attendere l’inizio del nuovo anno per poterlo poi ingaggiare a parametro zero a luglio 2022: se volesse farlo adesso, dovrebbe spendere dai 15 ai 20 milioni di euro per avere il via libera di De Laurentiis. Ipotesi, al momento, improbabile, ma al termine del calcio mercato mancano ancora 11 giorni e, in teoria, ancora tutto può accadere. Tutto certo, ma le possibilità che Napoli e Insigne possano continua insieme sono davvero limitate al minimo. Intanto, domenica sera, l’attaccante sarà regolarmente in campo, contro il Venezia, nell’esordio in campionato, al Maradona. Sarà la prima di una lunga serie di partite che lo costringerà a dare sempre il meglio di sé, per evitare equivoci e momenti di tensione. Che verrà vissuta sempre sul filo, perché un altro flop, dopo quello dello scorso anno, non verrebbe perdonato a nessuno. Figurarsi, poi, a chi per una questione di soldi è pronto a svestirsi della maglietta azzurra vestita per dieci anni.

Precedente Zanetti: "Inter, sarà un anno complicato ma Inzaghi sta lavorando bene" Successivo Inzaghi: "Obiettivi ambiziosi. Lukaku, non me lo aspettavo ma arriverà un'altra punta"