NAPOLI – Il giorno dopo l’intervento alla spalla di Mertens, è ancora troppo presto per capire cosa inventarsi in questa estate torrida: però poi arriverà l’autunno, e Ciro rischierà di non esserci (ancora), e con l’inverno, con la coppa d’Africa, dovrà andarsene per un periodo anche Osimhen. Un anno fa, ad un certo punto, la batteria dei centravanti era nutritissima e con gerarchie stabilite: alle spalle di mister 70 milioni (che poi in realtà sono diventati una cinquantina, con la cessione parallela al Lille di Karnezis e di tre giovanotti della Primavera, valutati 20 milioni di euro), c’era Mertens e poi a scalare, secondo modalità variabili, Petagna e Llorente, con Milik lasciato correre in disparte, avendo il contratto in scadenza.
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Napoli, Petagna può essere ceduto. Spalletti porta in ritiro anche Tutino
Stavolta è diverso: ci sono tre prime punte – sempre Osimhen, Mertens e Petagna – e ci sarebbe, dipenderà del mercato, anche il desiderio di cedere l’ex attaccante della Spal, per accumulare un tesoretto eventualmente da reinvestire. Andrea Petagna, nel suo piccolo (1442 minuti complessivi) ha fatto quello che ha potuto (cinque gol), pur rimanendo sostanzialmente ai margini di una squadra ricche di stelline abbaglianti: per ora, e poi si sa come vanno queste cose, la sua posizione non è in discussione. Semmai mutassero situazioni, il Napoli potrebbe sfruttare ciò che incasserebbe per trovare un’alternativa. Ma in ritiro ci va anche Gennaro Tutino, tredici gol (più uno in Coppa Italia) in serie B utilissimi per portare la Salernitana in serie A: è centravanti moderno, pieno di talento, che verrà tenuto d’occhio, per conoscerlo meglio.
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