ROMA – “Abbiamo permesso un caos totale nel passare da 16 a 18 fino a 20 squadre. I calciatori in futuro verranno usurati”. Lo ha detto il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, intervenuto in Senato in una delle audizioni sull’affare assegnato “prospettive di riforma del calcio italiano”, condotto della Commissione premanente Cultura e patrimonio culturale, istruzione pubblica, ricerca scientifica, spettacolo e sport. Per De Laurentiis è necessario pensare a un campionato di nuovo a 18 squadre: “La Lega di Serie A non avrà mai la forza di ridurre il numero di squadre, lo deve fare il governo che deve prendere atto del fatto che non ci sono più i fatturati possibile per giustificare l’esistenza di tutte queste squadre. La Serie A è portata avanti da 6-8 società, tutto il resto è fuffa”. Il presidente del Napoli, sullo stesso tema, riferendosi ai pochi club a cui fa riferimento, ha aggiunto: “Non possiamo continuare ad accumulare debiti. Il Napoli ha chiuso il bilancio con un utile di 83 milioni, ma con quale fatica? Queste 6-8 società, con la maggioranza, creerebbero quei presupposti di maggiore economicità della quale beneficerebbero anche le squadre minori che si devono fidare senza creare ostacoli per una mollica in più”.
Il tema stadio e la questione procuratori
Sul tema stadi, De Laurentiis ha detto: “Si è fatta una legge per accelerare, ma è tutto da vedere. Poi c’è la questione tifo. In Inghilterra gli hooligans sono stati messi fuori. Noi abbiamo tifoserie condizionanti che possono dettare leggi limitative sul piano della frequentabilità dello stadio“. Altro tema trattato quello dei procuratori sportivi: “Bisogna eliminare i loro ricatti, una vera problematica per l’indebitamento del sistema calcio. Come si combattono? Allungando per legge la possibilità di fare contratti da almeno otto anni. Così dopo i primi due anni il procuratore non va da altri club per far salire il salario previsto inizialmente per quel calciatore”.
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