Napoli, dai botti alla polveriera, in frenata la festa-scudetto: De Laurentiis contro il popolo del Maradona

Napoli, dai botti alla polveriera. Tutto in 24 ore. La batosta subita domenica  scorsa al Maradona (0-4 targato Milan), ha trasformato la precipitosa festa-scudetto in una tempesta di fulmini e saette.

Scontri tra tifosi e club, sciopero del tifo in curva. Bersaglio preferito? Manco a dirlo, il presidente Aurelio De Laurentiis, 73 anni, in sella al “ciuccio “ dal 2004. La tifoseria estrema gli contesta il caro  biglietti e le rigide regole imposte dentro lo stadio studiate per bonificare l’arena infiltrata da una parte di popolo “interessata” che non vuole essere espatriata dal bengodi, il nuovo Eden partenopeo.

Minoritaria ma capace di tutto. Dilagano le preoccupazioni, dal sindaco alla maggioranza silenziosa. E siccome le rogne sono come le ciliegie – una tira l’altra – corre voce anche di mal di pancia dei giocatori.  Motivo? Il solito. Cioè soldi, premio scudetto, tariffe sul cammino Champions. Insomma quello che il presidente chiama “volgare denaro”. Detto questo sarà bene ricordare alcune cose.

1) UNA SCONFITTA PUÒ CAPITARE

Nessun dramma. D’accordo, “Napule è mille culure”, come cantava Pino Daniele. Ci sta anche questa buriana. Comunque da non sottovalutare. Non è un piovasco di primavera, un acquazzone e via. Può diventare un tifone. L’ordine pubblico è a rischio. Suggerisce la soluzione “Genny” Esposito, il Genny di Gomorra. Ricucire il rapporto tra società e tifosi è possibile.

Come? Dice: ”Società, tifosi e istituzioni, seduti ad un tavolo, trovino un punto di incontro per il bene di Napoli. Un accordo farebbe felici tutti: bisogna godere della bellezza di questo Napoli e accompagnarlo con uno stadio che torni un valore aggiunto “.

2) LA FESTA A PAGAMENTO IN PIAZZA DEL PLEBISCITO

Ha subito una frenata. Lo ammette lo stesso Genny: ”Sono discorsi lontani  ma sarà festa in tutta la città, in ogni angolo, in ogni piazza; ci saranno tanti modi per gioire tutti insieme, ora è necessario ricompattarsi tutti, quest’anno può essere l’apripista per il futuro “.

3) LE RISPOSTE DOPO LE SCONFITTE DEL NAPOLI

Il Napoli ha subito quest’anno quattro sconfitte ma ha sempre risposto alla grande. Dopo il Liverpool ( 1 novembre 2022) ha infilato 3 vittorie di cui una in trasferta a Bergamo. Il 4 gennaio 2023 è arrivata la seconda sconfitta con l’Inter a San Siro seguita da 2 vittorie di cui una clamorosa: 5-1 con la Juventus.

Il 3 marzo il Napoli ha subito la prima sconfitta in casa dalla Lazio ma poi si è riscattato con 3 vittorie consecutive tra cui lo 0-4 col Torino. Domenica 2 aprile la più bruciante delle sconfitte col Milan che incontrerà 2 volte in Champions ( 12 e 18 aprile).

La squadra di Spalletti non ha mai sbagliato dopo i rovesci. Anche in Coppa Italia. Dopo la sconfitta con la Cremonese negli ottavi di Coppa sono seguite 7 vittorie. Ora ci sono 4  impegni in 11 giorni: il primo a Lecce. Non sarà facile.

Precedente Milan, coperta corta e mercato: al lavoro per un vice Giroud, un esterno e non solo Successivo Champions, scelti gli arbitri per Benfica-Inter e Milan-Napoli