Napoli
Spalletti (all.) 5
Dieci cambi rispetto alla Juve sono troppi anche per una squadra piena di qualità e valori. Osa troppo, evidentemente.
Meret 6
Due tiri nello specchio, due gol. Senza colpe.
Bereszynski 5
Da rivedere l’esordio assoluto con il Napoli: prima timidino, poi di sasso sul pareggio.
Ostigard 5
Diciotto minuti in balia di Okereke: si fa molto male la prima volta, lo salva Bereszynski la seconda. Poi si riprende un po’.
Kim (37’ st) 5,5
Entra anche lui, in negativo, nell’azione del pari.
Juan Jesus 6,5
Un po’ di toppe e poi il gol del pareggio di testa, con un tap-in da rapinatore d’area. Non si perde mai.
Olivera 5,5
Spinge e aggredisce alto Sernicola, ma lo spazio concesso a Zanimacchia sul cross-assist è una macchia.
Ndombele 6
Ha strappi offensivi e un’enorme abilità al tiro: la saetta che accende l’azione del pareggio è una bellezza. Discreto il palleggio, meno la rifinitura (chiedere a Jack).
Osimhen (11’ pts) 6
Entra e impegna Carnesecchi al primo pallone.
Gaetano 5,5
Lui la sente, è un ex, e Spalletti gli concede la prima da titolare. Che comincia maluccio: inseguendo Pickel sul gol. Regia con qualche imprecisione.
Lobotka (20’ st) 5
Entra per dare ordine e si ritrova nel disordine. Poi sbaglia il rigore.
Elmas 6,5
In questa fase hai l’impressione di cavarne sempre qualcosa a prescindere dalla posizione: ieri alto a destra, sulla trequarti, e sempre incisivo in entrambe le fasi. Da capitano.
Zielinski (40’ st) 5,5
L’aria della Coppa non lo stuzzica.
Raspadori 5,5
Alle spalle della punta ma spesso molto basso. Una sorta di regista offensivo che lascia pochi segni.
Anguissa (20’ st) 6
Vale il discorso di Lobotka. Provoca il secondo giallo di Sernicola.
Zerbin 6,5
Quando disegna da sinistra per il bis del Cholito sembra Kvara: che cross, che assist. La cosa migliore di una partita vissuta per un po’ anche a destra (nella ripresa). La prima dall’inizio.
Politano (20’ st) 5,5
E’ fresco ma non sfonda.
Simeone 6,5
Sul pareggio è bravissimo a giocare con il filo del fuorigioco ma anche sfortunato a beccare la traversa. Di testa. Una specialità che poi esibisce baciando in corsa il raddoppio. Al primo supplementare, però, colpisce da un palmo un palo-traversa che grida vendetta.