Napoli, Conte pedala. E la pressione fa il solletico

Conte pedala forte, come ha sempre fatto. La sua bicicletta va più veloce di tutte. Napoli fa festa, si esalta, sogna. In cinquantamila hanno applaudito la quarta vittoria al Maradona, la quinta in campionato, quella che regala agli azzurri altre due settimane da primi della classe. La pressione esterna per ora sta facendo solo il solletico, anzi rischia di alimentare lo spirito di un gruppo che di partita in partita sembra diventare più unito. Anche quando come ieri si trova di fronte un avversario forte, spensierato e ricco di talento come il Como. Fabregas merita solo applausi, in questo momento la sua squadra gioca forse il miglior calcio del campionato. Nico Paz è di un’altra categoria, la sua qualità può fare la differenza anche in club di primissimo piano.

Ma affrontare il Napoli adesso non è facile per nessuno. Perché è un mix di forza, carattere, organizzazione e classe. Tutti ingredienti che Conte sta miscelando alla perfezione. Poi ci sono le qualità individuali che fanno la differenza. La standing ovation che lo stadio ha riservato a Lobotka è la fotografia di una prestazione mostruosa, il riconoscimento a un centrocampista che è stato fra i protagonisti dello scudetto e che ora è tornato a giocare a livelli eccezionali. Lo spirito della squadra si percepisce anche dal sacrificio di Politano, una partita intera a tutta fascia, a rincorrere l’avversario e a riproporsi in avanti. Senza fermarsi mai, fino a lasciare il campo stremato. A mettere la firma sulla vittoria sono stati tre dei nuovi acquisti, la testimonianza di un mercato di altissimo profilo: McTominay, Lukaku e Neres. Lo scozzese ha fatto cambiare assetto tattico a Conte (e questo già basterebbe per capire di chi stiamo parlando), in campo è l’ago della bilancia fra le due fasi e poi si fa sentire anche in zona gol. Big Rom non ha bisogno di complimenti, è semplicemente decisivo: ieri due assist e un gol. Immaginate quando sarà anche in forma. La ciliegina sulla torta l’ha messa Neres, il talento brasiliano che da qui in avanti è destinato ad avere sempre più spazio.

La sosta regala ora a Conte un attimo di respiro prima del prossimo tour de force, quello che probabilmente darà una vera dimensione al Napoli. Si ripartirà con Empoli e Lecce, poi Milan, Atalanta, Inter e Roma una dietro l’altra. A fine novembre, prima della doppia sfida ravvicinata con la Lazio in Coppa Italia e campionato, le reali potenzialità di questo gruppo saranno più chiare a tutti. Ma una sensazione è già evidente: questo Napoli è tornato a essere una squadra, ha un’anima, è unita, lotta dal primo all’ultimo minuto, esce dal campo con la maglia sudata. I risultati contano, per carità, ma giocando con questo spirito ha già raggiunto un primo grande traguardo: rendere orgogliosi i tifosi. E, quando hai anche il dodicesimo uomo dalla tua parte, le partite a volte possono cambiare faccia. Conte sa bene anche questo, perché sulla sua bicicletta ha sempre pedalato forte.

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