“Sono deluso perché sono in forma”. Che tra Radja Nainggolan e il nuovo commissario tecnico del Belgio, Martinez, i rapporti non fossero così idilliaci si sapeva, adesso è la mancata convocazione del centrocampista romanista per le sfide contro Estonia e Olanda a far discutere. Il c.t. lo ha escluso dicendo che deve ritrovare la condizione concentrandosi solo sulla Roma, alla stampa belga Nainggolan ha risposto in maniera piccata: “Trovo un po’ strana questa esclusione perché sono in forma e sto giocando bene. Giovedì ho disputato una buona partita in Europa League e ho anche segnato”. Nainggolan ha poi aggiunto: “Non ho alcun problema con l’allenatore, ma questa esclusione è dolorosa. Ho voglia di lottare per il Belgio e credo di aver fatto buone cose per la squadra, lotterò per tornare, anche se non è stato bello sentirsi dire certe cose”.
I PRECEDENTI — Detto che in Belgio non sono mai stati teneri con Radja e, anzi, qualcuno ha ribattezzato “clausola Nainggolan e Fellaini” il divieto di fumo e birre imposto da Martinez, il centrocampista è anche tornato sulla polemica di un mese fa, quando non andò in nazionale perché infortunato ma poi fece un’amichevole a Trigoria contro la Primavera: “Ho parlato con l’allenatore e sapeva che le mie condizioni non erano buone, non ero in grado di giocare una partita ufficiale, ma di scendere in campo contro dei diciottenni sì”. E allora, scrivono oggi i quotidiani, a complicare il rapporto tra Nainggolan e il Belgio ci sarebbe stata anche un’accesa discussione avuta proprio con Martinez a settembre perché Radja avrebbe visitato Anversa tre giorni prima della gara contro Cipro: “Avevamo un giorno libero e non voglio più dire nulla su questo. Se ci fosse stato un problema è quello fosse stato il motivo per non convocarmi l’allenatore me lo avrebbe detto. E invece non mi è stato detto nulla”.
