Mykolenko, le manovre del Napoli e i consigli di Shevchenko

Nuno Tavares è un intrigo, non interessa solo al Napoli e il Benfica sta provando a creare le basi per un’asta: anche la Roma e la Lazio si sono informate, hanno cercato di capire i margini di dialogo con il club portghese, che ha inserito nel contratto del terzino sinistro una clausola da 66 milioni ma è disposto a ridiscutere il prezzo. Trovare un mancino puro, in grado di incidere in marcatura e proporsi in fase di costruzione, non è una missione semplice. La caccia è aperta: ruolo e caratteristiche che rappresentano una delle chiavi del mercato di Spalletti, Mourinho e Sarri. Nel campionato portoghese, Nuno Tavares (classe 2000) non è l’unica soluzione in vetrina: Nuno Mendes, diciotto anni, ha appena vinto il titolo con lo Sporting Lisbona, che non arrivava primo dal 2002 con Laszlo Boloni in panchina.

MANDAVA E MYKOLENKO – La fascia sinistra è un rebus che il Napoli si trascina da tempo, dal primo infortunio di Ghoulam. Ecco perché, nei ragionamenti di Spalletti, è necessario l’arrivo di una pedina che garantisca stabilità. Viene seguito anche Reinildo Mandava, classe 1994, mozambicano, campione in Ligue 1 con il Lille. Così come Giuntoli continua a lavorare per Emerson Palmieri (1994) del Chelsea e per lo svedese Gabriel Gudmundsson (1999), che si è messo in luce in Olanda con la maglia del Groningen. Una lista sempre più affollata in cui ha ripreso quota – negli ultimi giorni – anche la candidatura dell’ucraino Vitaliy Mykolenko, tenuto sotto osservazione dal club di De Laurentiis durante l’Europeo. Ha ventidue anni, gioca nella Dinamo Kiev e negli ultimi mesi Giuntoli ha monitorato la sua crescita.

IL CITY E LA DINAMO KIEV – Se Guardiola, nel Manchester City, affida il lato sinistro della difesa a Zinchenko, il ct Shevchenko preferisce invece puntare in questo ruolo su Mykolenko, più attento in marcatura e più disciplinato a livello tattico, avanzando così a centrocampo il jolly di Pep. La Dinamo Kiev è pronta a cederlo e valuta il prezzo del giocatore intorno ai diciassette milioni. Non ha un bilancio in affanno e non ha la necessità di privarsi di Mykolenko, che ha un contratto fino al 2025, è allenato da Mircea Lucescu ed è cresciuto nel vivaio biancoblù. E’ nato a Cherkasy il 29 maggio del 1999, è alto un metro e 80, all’Europeo non ha saltato un minuto nei primi due appuntamenti con l’Olanda e la Macedonia del Nord. Quattro gol e undici assist: ecco i suoi numeri in 58 partite nel campionato russo. E’ gestito dalla ProStar, l’agenzia che cura anche gli interessi di Malinovskyi, centrocampista totale dell’Atalanta.

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