Vinse lo scudetto a Firenze e Bologna, fece un testa a testa con l’auto del Duce, dalle sue idee nacque l’Italia del Mundial 1982. È scomparso 40 anni fa
Un giorno, dopo 26 partite in azzurro, Vittorio Pozzo c.u. (commissario unico) della Nazionale lo prese in disparte e gli disse: “Vede, lei gioca in modo superiore, direi perfetto: mette i suoi compagni in soggezione. Lei è troppo bravo. Dovrei quasi chiederle di giocare meno bene, ma so che non è possibile”. Il giocatore era Fulvio Bernardini, detto Fuffo. Anzi, dottor Fuffo, perché era laureato.