Musiala, che affare: il Bayern lo ha soffiato al Chelsea senza spendere un euro

ROMA – A volte prende l’autobus per raggiungere il centro sportivo, che si trova alla periferia di Monaco di Baviera, in una strada che si chiama Säbener Strasse. Arriva al campo di allenamento con lo zaino. Non ha ancora la patente: ha diciassette anni, una faccia da liceale e nei suoi dribbling c’è la spensieratezza di chi riesce a trasformare anche la normalità in bellezza, seguendo l’istinto che gli ha donato madre natura. Jamal Musiala ha incantato nella sfida contro la Lazio e ha dimostrato che nel calcio l’età non conta, avvalorando la scelta – compiuta dai dirigenti e dal tecnico Flick – di inserirlo subito nel Bayern dei giganti, in una squadra lussuosa, di un altro pianeta. Stile, scatto, finte, personalità, un gol all’Olimpico, nel sontuoso poker con cui il club bavarese ha stordito la Lazio. E’ diventato il terzo più giovane goleador nella storia della Champions: 17 anni, 11 mesi e 28 giorni. Lo precedono solo Pedri (17 anni, 10 mesi e 25 giorni) e Ansu Fati (17 anni, 11 mesi e 19 giorni), i nuovi tesori del Barcellona.

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LA SCELTA – “Ho deciso di giocare per la nazionale tedesca”, ha annunciato qualche ora fa, dopo un periodo di riflessione. Già, perché l’Inghilterra e la Germania lo hanno corteggiato in ogni modo. Musiala è stato al centro di una battaglia tra federazioni. E’ nato a Stoccarda il 26 febbraio del 2003: il suo papà è anglo-nigeriano e la mamma è tedesca. Alla fine, a spuntarla, è stato il ct Löw, pronto a soffiarlo al collega Southgate, che lo aveva seguito durante la sua scalata nell’Inghilterra Under 21. Trequartista, un metro e 80, destro naturale, tre gol in Bundesliga e uno in Champions. Nasconde il pallone agli avversari, ma è una mezzapunta universale: rientra, va in pressing, sgobba, si sacrifica.

IL CALCIO A 5 – Ha scoperto il suo talento sui campi di calcio a 5. Giocava in una piccola società, il Lehnerz. E nel 2010, con la sua famiglia, ha traslocato in Inghilterra, cominciando a divertirsi nella scuola-calcio del Southampton ed entrando poi nell’accademia del Chelsea. Nel 2019 è tornato in Germania e ha firmato con il Bayern. Costo dell’operazione? Neppure un euro. Ha debuttato in Bundesliga il 20 giugno del 2020 contro il Friburgo (3-1), diventando il più giovane esordiente nella storia del club bavarese: 17 anni e 115 giorni. Il primo gol, invece, lo ha segnato il 18 settembre contro lo Schalke (8-0), soffiando il record di precocità al paraguaiano Roque Santa Cruz. Sublime il suo controllo di palla, micidiale la sua progressione. Deve solo un po’ irrobustirsi, ha un fisico ancora in fase di definizione, ma nel Bayern sono tutti convinti – da Flick al suo vice Klose – di aver trovato un giovane fenomenale. Il contratto di Musiala scade il 30 giugno del 2022, ma il club tedesco gli ha già presentato una nuova offerta: due milioni e mezzo netti a stagione, senza contare i bonus.

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