Muscoli, gol e rinnovo col Milan: il nuovo Leao pronto al decollo

Dal fisico possente alle ambizioni, il portoghese è cambiato: il club prepara un progetto “su misura”

Il sorriso è rimasto lo stesso di tre anni fa, quando “telefonava” al papà dopo i gol – pochini, a dire il vero – e andava a ripetizioni di fisica del bomber dal professor Ibrahimovic. A cambiare è stato tutto il resto, per fortuna sua e del Milan che ha scommesso sulle sue potenzialità: il nuovo Leao ha aggiunto più muscoli, più cattiveria sotto la porta, più ambizione e soprattutto più voglia di rossonero. Nell’atelier milanista lavorano di conseguenza: ora che Rafa è diventato un campione XL, l’abito da cucirgli addosso dovrà calzargli a pennello, dal rinnovo contrattuale al progetto tecnico al centro del quale il portoghese potrà crescere ancora di più.

Fisico bestiale

—  

Fisico bestiale Guardate le foto in alto: da una parte c’è il Leao del 2019, dall’altra quello di oggi. Il colpo d’occhio arriva veloce al punto come fa Rafa quando parte palla al piede, ed evidenzia il percorso fisico compiuto in queste stagioni. Semplicemente impressionante. Perché la massa muscolare aumenta di anno in anno e ogni estate, al ritorno dalle vacanze, Pioli ritrova un calciatore sempre più strutturato. Lo sanno bene al Milan, dove i parametri fisico-atletici dei giocatori sono monitorati costantemente, lo vedono i compagni e se ne sono accorti gli avversari: negli uno contro uno con l’attaccante rossonero non patiscono più soltanto per dribbling e strappi, ma anche nei contrasti. Merito di Leao, ovviamente, del lavoro portato avanti a Milanello, ma anche di Francisco Martins, personal trainer di Rafa (e di tanti altri connazionali, da Joao Felix a Ruben Dias): da quando Leao “fa coppia” con lui, l’esplosione muscolare e il decollo nel rendimento sono andati a braccetto.

Da fratellino a fratellone

—  

Durante la prima annata in Italia, Leao ha avuto il privilegio di essere seguito da un “tutor” di eccezione: una volta riconosciuti i connotati del potenziale fuoriclasse, Ibra lo ha preso sotto la sua ala e gli ha insegnato i segreti del gol. «In area si va per uccidere, gliel’ho detto subito», raccontava Zlatan nei primissimi tempi, e le lezioni andavano in scena a San Siro: indicazioni sui movimenti da fare, sulla misura dei palloni da servire, il tutto condito da qualche strigliata in mondovisione. “Ibra continua a spronarmi e a ricordarmi che il lavoro è alla base di tutto”, ha spiegato Leao, che non perde occasione per esprimere riconoscenza verso il “fratello maggiore”. Oggi, mentre Zlatan suda lontano dal Milan per recuperare dall’intervento al ginocchio e rimettersi all’opera tra qualche mese, è Rafa il fratellone che guida i nuovi: con Adli, che conosce da meno di una settimana, c’è già grande feeling. Il cammino di Leao potrà essere un esempio anche per il 21enne francese, in cerca di spazio da protagonista nel centrocampo di Pioli.

Al centro di tutto

—  

Leader carismatico magari non ancora — e come potrebbe essere diversamente, per un ragazzo che ha appena compiuto 23 anni? – ma trascinatore tecnico senz’altro: Rafa lo è già stato nell’ultima stagione, chiusa con uno scudetto arrivato anche grazie alle sue magie e con la soddisfazione di essere stato eletto Mvp del campionato dalla Lega di Serie A. Adesso lo aspetta la sfida più tosta. Confermarsi stella tra le stelle – da Lukaku tornato all’Inter a Dybala in giallorosso e Di Maria alla Juve, la concorrenza non mancherà – e brillare anche in Champions. Possibilmente da simbolo del Milan a lungo termine: le urgenze per adesso sono altre, ma quando la trattativa per il rinnovo del contratto in scadenza nel 2024 riprenderà, Rafa e il Diavolo ripartiranno dalla voglia comune di proseguire insieme. Non è poco.

Precedente Ramirez: "Soddisfazioni? Molte. Bello tutto, ma ora non ho una squadra..." Successivo Juve, i rischi e la sfortuna ma Pogba è un acquisto giusto