Muriel show a Crotone: l’Atalanta torna alla vittoria

Nel primo match della sesta giornata i bergamaschi sbancano lo Scida con la doppietta del colombiano. Per i padroni di casa inutile la rete di Simy. In attesa delle altre, nerazzurri secondi a quota 12, calabresi sempre ultimi a 1

Dal nostro inviato Fabio Bianchi

31 ottobre – Crotone

In Champions ci ha pensato Zapata, qui ci ha pensato Muriel. II colombiano fa ripartire l’Atalanta in campionato con una doppietta, che è bastata per battere un Crotone già abbastanza arreso di suo ma che ha persino ha avuto la chance di pareggiare a metà del secondo round. Non l’avrebbe meritato, certo, perché sotto il profilo del gioco è sempre stata sotto, ma forse se lo sarebbe meritato l’Atalanta per come ha interpretato una gara, senza la sua solita furia, anzi con troppa sufficienza in manovra e troppi errori sotto porta. La stanchezza per la sfida di Champions è un alibi (Gasperini ha giustamente cambiato meno rispetto alla sconfitta con la Samp) ma per una squadra che punta in alto queste sono sfide, soprattutto per come si mettono, che vanno vinte in scioltezza.

dominio

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Difatti, a parte il consueto studio reciproco all’alba della partita, l’Atalanta ha avuto il controllo del gioco e dei rivali. Come sempre corta e messa bene in campo, ha impedito al Crotone di sviluppare la sua discreta manovra. Senza nemmeno sbattersi troppo, per la verità. E se i giocatori sono controllati, e le manovre non riescono, esce ovviamente la qualità dei singoli, che è tutta a favore dell’Atalanta. Già dopo 6 minuti Muriel poteva portare in vantaggio la Dea, ma il suo diagonale è finito di poco a lato. Il colombiano si è permesso di sbagliare una ghiotta occasione su assist di Malinovskyi, facendosi parare da due passi il tiro, prima di firmare la doppietta. Ancora Malinovskyi a servire il gol del vantaggio e particolarmente bello il raddoppio quando Freuler ha intercettato un passaggio sbagliato di Cordaz per servire Luis che si è girato e ha pescato l’angolino. Poi l’Atalanta è stata brava a complicarsi la vita, come a volte le succede, con le leggerezze difensive. Con la sfida in dominio assoluto, ha consentito a Simy al tramonto del primo round di riportarsi sotto. Toloi ha fallito l’intervento all’inizio dell’azione e poi la confusione in area ha consentito al perticone nigeriano di bucare Sportiello e segnare il suo terzo gol in sei gare, il primo su azione.

TROPPO RELAX

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All’entrata in campo per il secondo round, Gasperini ha cambiato Gomez e Muriel per Ilicic e Zapata. Ok la prima sostituzione: Papu poco in palla e necessità di recuperare la forma dello sloveno al più presto. Meno comprensibile la seconda, con il colombiano che sembrava a suo agio contro la difesa del Crotone. Comunque, l’Atalanta ha cominciato con troppa sufficienza il secondo round, nonostante il segnale d’allarme di Simy nel finale. E difatti, dopo un quarto d’ora di poco o nulla, su un errroraccio di Mojica in retro passaggio si è avventato Messias che ha dribblato Sportiello ma per fortuna della Dea è arrivato Freuler a soffiargli il pallone. Questo brivido ha risvegliato un po’ i nerazzurri ma non tanto da essere cattivi sotto porta. Malinovskyi, servito da Ilicic, ha fallito un gol abbastanza facile tirando addosso a Cordaz, ma poi ha regalato almeno tre palle buone a Zapata che, al contrario della sfida con l’Ajax, non aveva il mirino nei piedi. Vittoria tutto sommato meritata, però lasciare aperta una partita così facile fino alla fine non è stato da grande squadra.

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