Muharemovic, la Juve dei grandi e la Bosnia
Il difensore ha sempre mostrato grande riconoscenza nei confronti della Juventus. E il club ha ricambiato ad esempio con un bel messaggio dopo l’esordio con la Bosnia in occasione di un’amichevole disputata contro l’Inghilterra al St James’ Park: “Un momento che Tarik Muharemovic difficilmente dimenticherà” (qui il messaggio completo). Con i bianconeri è cresciuto molto, si è messo in mostra e ha guadagnato questi palcoscenici. Una crescita dovuta anche agli allenamenti con la prima squadra, ricevendo anche la chiamata con i grandi per il match di Coppa Italia contro la Salernitana: “La convocazione è arrivata mentre ero in piscina con Yildiz: non sapevo se piangere o se saltare di gioia. Ho chiamato subito mamma e papà, erano in lacrime e si sono organizzati per essere allo stadio: finora è stato il momento più bello della carriera” – aveva detto in una precedente intervista. Tanto felice da non crederci, proprio come quando arrivò per la prima volta in palestra…
Gli allenamenti con Dybala e l’esempio Chiellini
“La prima volta che sono entrato in palestra, all’inizio era vuota. Stavo andando in bicicletta e mi sentivo un po’ nervoso. Poi ho visto tutti i giocatori entrare, e c’era Paulo Dybala! Ero scioccato. Normalmente li vedi in TV o sui social media. Poi ho visto altri giocatori, come ad esempio Chiellini! È stato pazzesco. Non riesco nemmeno a descriverlo” – ha raccontato. Muharemovic festeggia gli interventi difensivi con la stessa passione con cui celebrerebbe un gol, esattamente come faceva l’ex difensore e leggenda della Vecchia Signora: “Questa è una cosa che ho preso da lui e che adoro. Nella nostra testa, quando entri in un uno contro uno, vuoi vincere la sfida e sentire la gente gridare: ‘Bravo’. Ottieni più motivazione per prendere la palla e vincere il duello” – ha raccontato a The Athletic (qui tutta l’intervista). Adesso il Genoa spera di poter replicare i colpi del passato, come con la ciliegina Dragusin. Intanto Montero si prepara ad abbracciare Papadopoulos, sperando in un’invasione di qualità.
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