Mourinho vuole che resti alla Roma: ora dipende tutto da Dzeko

Il tormentone Dzeko si ripropone ad ogni sessione di mercato, come da due anni a questa parte. Venerdì l’Inter ha chiesto la disponibilità al suo agente e sarebbe arrivata a offrirgli un contratto di due anni. Se fosse così Dzeko sarebbe tentato, anche se lascerebbe una comfort zone come quella alla quale è abituato alla Roma da sei anni per finire in una situazione dove le certezze sono poche. Tra due settimane esatte comincia il campionato e Dzeko ha stabilito un ottimo rapporto con Mourinho.

Mai da scontento

A oggi alla Roma non è arrivata nessuna sollecitazione da parte del centravanti di voler andare via. Ma la decisione dipende solo da lui. Se Dzeko manifestasse la volontà di lasciare la Roma, dopo averlo già fatto in passato, prima per l’Inter stessa, poi per la Juventus, contraddicendo quello che aveva dichiarato il 25 luglio, dopo la partita contro il Debrecen («Mercato? Sono stufo di sentir parlare “Dzeko di qua e Dzeko di là”, penso solo alla Roma»), allora la società sarebbe disposta a sedersi e ragionare su questa ipotesi. La Roma, come ha sempre fatto sapere Tiago Pinto, non tratterrebbe a forza il centravanti. Anche perché, questo è un aspetto importante da sottolineare, c’è anche un discorso strategico di cui tener conto. Se un giocatore di 35 anni, uno dei leader della squadra, dovesse manifestare la possibilità di restare scontento, dopo il mood che si è creato in questi 15 giorni di ritiro e che lui stesso ha contribuito ad alimentare, questo andrebbe ad alterare quel clima che oggi Mourinho considera uno dei punti di forza della squadra.

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