ROMA – Dieci giorni alla finale, dieci giorni per rimettere in sesto Paulo Dybala e averlo in una buona condizione per la sfida di Budapest. Le prossime due partite contro la Salernitana e la Fiorentina saranno quindi importanti per ritrovare il giusto feeling con il campo, ma soprattutto con quella caviglia sinistra che lo ha tormentato per quasi un mese, dal quel brutto colpo preso per l’intervento irruento di Palomino nella sfida di Bergamo. L’inizio di un vero e proprio calvario dopo aver recuperato dal problema all’adduttore. Da quel 24 aprile Dybala ha saltato quattro partite tra campionato ed Europa League, ed è riuscito a giocare solamente due spezzoni di gara contro l’Inter (19 minuti) e nell’andata contro il Leverkusen (13 minuti).Tanta fisioterapia, tanto lavoro anche con l’osteopata al Fulvio Bernardini e qualche trattamento nella sua villa all’Infernetto. Alla BayArena non è stato necessario il suo impiego nonostante il tanto riscaldamento che lasciava presagire il suo ingresso in campo. Lavoro a bordo campo a scopo cautelare, come ha ammesso Mourinho dopo la partita di giovedì scorso: «La partita è andata in una direzione per cui ho aspettato fino alla fine. Avrei messo Paulo nei novanta minuti solo in caso di sconfitta, e avrebbe giocato 30 minuti negli eventuali supplementari. Anche con l’1-0 lo avrei messo. Nel supplementare avremmo avuto la possibilità del sesto cambio e se lui avesse avuto problemi lo avrei potuto cambiare. Ora abbiamo due partite di campionato, dobbiamo gestire Paulo e vedere quello che può fare, l’ideale è giocare minuti». Il tecnico è stato chiaro su quello che sarà il suo utilizzo nelle prossime gare: Paulo ha bisogno di giocare e di mettere minuti nelle gambe per migliorare il ritmo e la condizione atletica.
Dybala titolare contro la Salernitana
E allora Mourinho è intenzionato a schierare Dybala titolare nella sfida di domani contro gli uomini di Sousa, ben 44 giorni dalla sua ultima volta dal primo minuto (8 aprile contro il Torino). Per più di un motivo. Oltre al discorso fisico, Paulo ha bisogno di ritrovare anche fiducia in campo, l’entusiasmo che inevitabilmente ogni calciatore perde quando resta fuori per un infortunio e deve vedere la sua squadra lottare senza di lui. L’argentino ha sofferto dalla panchina, ha tifato i suoi e soprattutto ha tanto desiderato poterli aiutare nelle partite più complicate di questo ultimo mese della Roma tormentato dagli infortuni. Si dovrà rifare a Budapest, passando naturalmente dalle prossime due gare. L’altro motivo per vederlo domani in campo è legato al fattore Olimpico. Giocare davanti ai tifosi, in un prato che conosce, sarà senz’altro propedeutico al suo miglioramento atletico. Servirà la sua fantasia e la sua qualità per cercare di fare punti contro la Salernitana, con una formazione rimaneggiata per il turnover, e aiutare Belotti a sbloccarsi. Perché l’attaccante non è ancora riuscito a trovare la sua prima rete in campionato, un vero e proprio record negativo che non solo il Gallo, ma tutta la squadra, vuole cancellare entro la fine della stagione.
Siviglia, Dybala vuole giocare a tutti i costi
Sessanta minuti in campo per Dybala, poi il cambio per evitare sovraccarichi e qualsiasi problema fisico. L’argentino deve giocare ma anche essere preservato, per questo lo staff di Mou ha studiato un piano ben preciso per il rientro del giocatore. Naturalmente sempre con il dialogo con lo stesso Dybala. Il tecnico parla con lui quotidianamente per capire le sue sensazioni, l’attaccante ha sempre dato la sua disponibilità a giocare. Lo farà domani, salvo cambio piani da titolare, per poi analizzare la sua performance e studiare la migliore strategia di utilizzo per la gara contro la Fiorentina. Poi Budapest, la finale che Dybala vuole giocare a tutti i costi per conquistare il suo primo trofeo europeo con un club e festeggiare alla grande la sua prima stagione con la maglia della Roma. E a proposito, esattamente un anno fa il titolo in prima pagina del nostro giornale era «Europa e Dybala». La Roma aveva conquistato la qualificazione in Europa League battendo il Torino fuori casa e si stava preparando alla sfida di Tirana contro il Feyenoord. Al tempo stesso cominciavano a circolare le prime voci dell’interessamento per Dybala, quello che due mesi dopo sarebbe stato il grande acquisto del club. Lo stesso titolo sarebbe adatto anche per questo preciso momento. Europa e Dybala, un trofeo da vincere con il campione.
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