Mourinho, scacco matto: per la Champions la Roma c’è

Non doveva neppure essere in panchina. E invece non solo c’era ma, José Mourinho, ha guidato alla perfezione la sua Roma. L’ha preparata senza caricare troppo la partita, che già era dura di per sé, tanto che sabato sera la Roma non ha fatto ritiro a Trigoria. L’ha messa in campo, a sorpresa, senza Abraham e Belotti, quindi senza punta centrale. L’ha telecomandata passo passo, calmando gli animi quando li vedeva troppo su di giri e caricandoli quando, al contrario, vedeva un po’ troppo relax. Nella Roma che, stasera, ha battuto la Juve, oltre al gol di Mancini e alle parate di Rui Patricio, oltre alla fortuna e al sostegno dell’Olimpico, c’è tutto José Mourinho e il suo scacco matto non solo ai bianconeri dell’amico Maxi (cit.) Allegri ma anche a chi, dopo la sconfitta di Cremona e la conseguente vittoria della Lazio a Napoli, vedeva Pellegrini e compagni fuori dalla Champions.

Roma, per la Champions tutto è aperto

Nonostante ci sia un’Europa League da portare avanti e nonostante Mou stesso dica che non sa mai cosa aspettarsi dalla Roma, stasera i giallorossi sono quarti in classifica a parimerito con il Milan. Napoli a parte, Roma, Lazio, Milan, Inter e Atalanta (più distante) si giocano tre posti per l’Europa a cinque stelle del prossimo anno. Non sarà facile, ma non è neppure impossibile. A patto, però, di non fare più passi falsi come quelli contro la Cremonese. 

Serie A: la Roma vola al quarto posto. L'Inter torna seconda

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