Mourinho-Roma, il retroscena: il ruolo dell’amico di Friedkin e l’incontro a Londra

ROMA – (…) C’è anche il contributo dei Friedkin però. Non solo economico ma anche relazionale. Il figlio Ryan ha un amico importante a Londra, che si chiama Matthew O’Donohoe, da qualche anno inseparabile punto di riferimento per Mourinho. Pare sia stato lui, molto più del potentissimo Jorge Mendes, a facilitare i contatti con la Roma e a offrire allo Special One l’occasione di tornare in Italia. Irlandese, O’Donohoe è il presidente di una società londinese che si chiama Caa Sports (l’acronimo sta per Creative Artists Agency) e ha conquistato la fiducia dell’allenatore nel corso degli anni, soprattutto per la gestione dei diritti d’immagine. Del suo pacchetto clienti fanno parte anche Cristiano Ronaldo, Carlo Ancelotti, Frank Lampard, Harry Kane, solo per restare al calcio. Ma ci trovi anche piloti come Max Verstappen, Nico Rosberg e Daniel Ricciardo

Dan Friedkin, l’ultima parola è sua

L’ultima parola è stata ovviamente di papà Dan. Che preferiva un profilo internazionale e forse ha anche persuaso Tiago Pinto a rivolgere le attenzioni altrove. Il giovane general manager avrebbe preferito inizialmente puntare su un tecnico aziendalista, non incline all’accentramento e all’egocentrismo. Per questo aveva scartato un altro portoghese contattato nei mesi scorsi, cioè Sergio Conceiçao, che pure gli piaceva molto. Ma quando si presenta un’occasione come Mourinho, che il patron conosce per la fama mondiale che lo precede, è difficile non cambiare idea. 

Tutti gli approfondimenti sull’edizione del Corriere dello Sport – Stadio

Precedente Fonseca: “Mourinho un grande, farà bene alla Roma. L’addio? Scelta consensuale” Successivo Donnarumma non è quello che cerca il Milan. Siete d'accordo? Minoliti risponde ai lettori