Mourinho: “Ora Zaniolo è più importante per noi. Spero che resti”

Il tecnico della Roma parla alla vigilia del match con la Cremonese: “Belotti ha tanta voglia di venire da noi? Mi fa piacere”

Andrea Belotti, Nicolò Zaniolo, Lorenzo Pellegrini: sono questi i tre protagonisti della conferenza di Josè Mourinho a Trigoria alla vigilia della partita di domani contro la Cremonese. Partendo da Zaniolo, Mourinho ammette: “Nel puzzle che abbiamo costruito, come caratteristiche dei giocatori, è molto più importante per noi rispetto a prima. Fisicamente è agile e fresco, merito suo e poi nostro, come staff, ma se mi chiedete se resta dico che è una domanda per lui e per il direttore. A me piacerebbe molto se restasse qui”.

BELOTTI E PELLEGRINI

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Condizionali a parte, Mou vuole tenere Nicolò e vuole anche un altro attaccante, nello specifico Andrea Belotti: “A Salerno, quando ho messo Matic e Wijnaldum, non volevo far capire a Pinto o alla società che a me sarebbe piaciuto un altro attaccante, io volevo vincere la partita e ovviamente non avevo un’altra punta al livello di Dybala, di Abraham o Zaniolo. Shomu e Felix ora non sono a quel livello, in quel momento avevo la forza e il savoir faire di Matic e Wijnaldum e li ho impiegati. Se mi piacerebbe avere un altro attaccante? Non rispondo, ma tanto il direttore Tiago lo sa. Io devo aspettare con speranza che arrivi e se non si potrà fare andremo avanti con quello che abbiamo. Belotti? È svincolato, quindi posso dire che se è vero (lo ribadisce, ndr) che vuole venire alla Roma con questa forza, a me questo feeling piace tanto. Aspettiamo e vediamo”. Tra i giocatori che hanno chiamato Belotti per convincerlo c’è Lorenzo Pellegrini, il punto di riferimento di Mou in tutto e per tutto: “Ho detto che mi sarebbe piaciuto avere tre Lorenzo in un momento in cui stava crescendo, un anno fa. Può ancora crescere, ma oggi è davvero un grande giocatore. Così grande che può giocare non solo in tre posizioni, ma anche di più. Ha una maturità calcistica incredibile, può giocare nelle posizioni di Dybala o Zaniolo, a centrocampo. Per noi vale tanto, se vedete le alternative a Paulo o Nicolò abbiamo El Shaarawy e Pellegrini, solo loro. Lorenzo giocherà tanto e ovunque, può farlo”.

ENTUSIASMO E VITTORIE

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Domani, contro la Cremonese, ci sarà per la nona volta di fila un Olimpico sold out: Mou lo sa, ne è felice, ma non vuole sottovalutare gli avversari: “È incredibile. La base di tutto è la passione dei tifosi, ma sentiamo l’orgoglio di avere una responsabilità nel dover sviluppare questa empatia. Questa cosa è bellissima per noi, ma anche per il calcio italiano, all’estero guardano la Roma e le nostre partite all’Olimpico, io ho contatti ovunque, tutti hanno un’impressione fantastica. La Cremonese ha un’organizzazione molto ben definita, complimenti al suo allenatore, sa come vuole giocare, sa come condizionare il gioco avversario, hanno fatto investimenti importanti. Possiamo leggere, ma non vogliamo sentirlo, che sarà una partita da tre punti in tasca, ma io rifiuto questa cosa: sarà difficile. Abbiamo perso troppi punti in casa lo scorso anno, fatto troppi pareggi in partite da vincere, questo è vero, ma ripeto che non sarà facile”. A centrocampo, con Pellegrini, giocherà uno tra Matic, Wijnaldum e Cristante, ma Mourinho non si sbilancia: “Nemanja sta molto bene, Gini bene, abbiamo avuto due settimane intere per lavorare ed è stato molto importante per chi come l’olandese è arrivato dopo. Ora giocheremo ogni 3-4 giorni, abbiamo anche questo bel regalo di giocare con il Monza solo due giorni dopo la Juventus (testuale, ndr), ma per fortuna abbiamo tutti a disposizione, compresi Zalewski ed El Shaaeawy. Cristante? È importante, a tutti i livelli, come giocatore e come persona, è innegabile”.

OBIETTIVI

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Per vincere, in sintesi, a Mourinho serviranno tutti. Ma a cosa punta la squadra il prossimo anno? “Abbiamo vinto una competizione non molto diversa da quella che giocheremo quest’anno. Diversa nei gironi, saranno più equilibrati, ma nella fase a eliminazione diretta troveremo le squadre della Champions e super potenze come Manchester e Arsenal. Dovremo mettere tutto e vedremo dove arriveremo. In Italia sarà molto difficile, oggi abbiamo più potenziale dell’anno scorso, ma anche le altre non è che siano peggiorate. Per il bene del calcio italiano tutte sono migliorate. Noi vogliamo arrivare quinti o quarti, vogliamo migliorare la nostra posizione, ma le altre hanno fatto investimenti. È complicato dire che possiamo vincere, ma vediamo che succede”.

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