Mourinho e l'orgoglio della Roma: "Gli Einstein del calcio non sanno una cosa"

Vittoria della Conference League e meritate vacanze. Josè Mourinho ieri è partito per il Portogallo per trascorrere un po’ di tempo insieme alla famiglia prima di ritornare al lavoro e costruire la Roma del futuro. Prima di staccare però ha voluto mandare un messaggio ai tifosi romanisti tramite un post Instagram. Un messaggio per una parte dei tifosi enigmatico rivolto al suo futuro e a quello della Roma: “I ricordi restano per sempre e la storia non si può cancellare. Per me sono state emozioni incredibili, indimenticabili, ma devo pensare al “dopo”… Prima di questo, devo abbracciare tutti. Devo dire al mondo la mia gratitudine ai miei giocatori: tutti, da Rui che ha giocato 54 partite a Pietro che non ha giocato nemmeno un minuto. Ma in questa squadra tutti hanno giocato ogni minuto di ogni partita, questo è quello che gli Einstein del calcio non sanno, non capiscono e mi dispiace per loro. Il calcio è quello che si vede e quello che non si vede, il calcio non si gioca in 11, ma in tanti, e noi eravamo tantissimi… Giocatori, allenatori, staff medico, analisti, tecnici, cucinieri, famiglie, amici, romanisti, mourinhisti e sono grato a tutti. Un giorno lascerò Roma e l’AS Roma, questa è la legge del calcio, ma più di una o più coppe mi piacerebbe vedere questo club per sempre unito da questa passione e amore. Buon giugno”.

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