Mourinho e la volata in mano ai gregari

La Roma fa il pieno. Ma non c’entra stavolta il pubblico, con l’Olimpico sold out dalla partita contro la Salernitana del campionato scorso (10 aprile 2022). Il riferimento è mirato agli infortuni che ormai si moltiplicano di partita in partita. E, guardando il calendario, proprio nella fase cruciale dell’annata. Stagione finita per Karsdorp, ko anche Smalling e Llorente, con la difesa dimezzata. Fuori pure Wijnaldum e solo panchina per Dybala, giustamente preservato contro il Milan. Come se non bastassero, a loro si sono aggiunti durante la partita contro i campioni d’Italia altri tre giallorossi: Kumbulla non ha giocato nemmeno un quarto d’ora, Belotti si è arreso all’intervallo e Bove, entrato in corsa proprio per il centrale difensivo, non è riuscito a restare in campo – ci ha provato, però – e si è dovuto fermare nel finale. Sono otto indisponibili – o quasi – per le prossime gare: le somme si tireranno a Trigoria in queste ore, dopo nuovi/vecchi esami. Di sicuro Mourinho sa contare bene. I giocatori che gli mancano e i match ravvicinati che gli toccano in poco più di un mese.

Le gare che mancano e le scelte di Mourinho

Minimo otto partite, sei di campionato e due di Europa League, con l’obiettivo di farle diventare nove, arrivando alla finale di Budapest il 31 maggio. La Roma passerà comunque il weekend in zona Champions. E’ quinta in classifica, con i punti però del Milan (57) che, con la parità negli scontri diretti, ha la stessa differenza reti ed è davanti perché ha segnato di più. Ma la volata di fine stagione è già partita e Josè rischia di doverla affidare ai suoi gregari, cioè ai panchinari che difficilmente hanno spazio nella formazione titolare. Ad esempio, con la difesa in piena emergenza, ha riproposto Celik per far riposare Zalewski e soprattutto ha affidato il ruolo di Smalling a Kumbulla. Il primo infortunio nella sfida con il Milan è andato a incidere proprio sull’impostazione della partita. Finiti gli specialisti del reparto arretrato, Cristante è stato abbassato in mezzo alla difesa, tra Mancini e Ibañez e a centrocampo si è rivisto Bove. Oltre a El Shaarawy, spesso utilizzato e non solo in corsa, in campo al posto di Belotti, ha avuto minuti a disposizione addirittura Camara, quando Bove si è definitivamente fermato, e nel recupero Solbakken per Abraham, stremato alla meta. Per la cronaca Mou ha avuto la possibilità di portare in panchina solo dieci ricambi. Tra loro, i portieri Svilar e Boer e i giovanissimi Tahirovic e Volpato, entrambi classe 2003. Il paragone a qualche metro di distanza. Basta andare a leggere i giocatori, quattordici, seduti accanto a Pioli. La differenza nella rosa è sotto gli occhi ha voglia di guardare. Eppure, pensate un po’ lo scontro diretto dell’Olimpico è finito in parità. E a rimpiangere i due punti persi è Mourinho per il gol di Saelemaekers preso al minuto 97.


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