Mourinho: “Ci serve un difensore, con qualche milione in più si può sognare”

Il tecnico giallorosso in conferenza stampa: “Domani partita dura, Udine uno dei campi più difficili del campionato”

Capolista con l’Atalanta (con 10 punti in 4 partite) la Roma torna in campo domani alle 20.45 a Udine. Nella sala stampa di Trigoria ha presentato la partita l’allenatore giallorosso Josè Mourinho: “Udine è un campo difficile, tra le più dure del campionato. La squadra è furba, intelligente, sanno gestire la partita, hanno l’esperienza per condizionare l’arbitro. Li rispetto molto, e domani sarà una partita molto difficile per noi”. Sugli infortunati e sull’ultimo arrivato, Camara: “El Shaarawy e Kumbulla non ci saranno. Dybala sta bene. Camara non ha novanta minuti ne dal punto di vista fisico ne tattico, ha bisogno di tempo. Ci sta facendo vedere qualità e ci sta sorprendendo. Ci aiuterà tanto ma per ora va in panchina e dovrà fare un percorso”.

MERCATO E FFP

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Mourinho ha commentato le sanzioni inflitte dalla Uefa alla Roma per aver violato il Fair Play finanziario: “Non penso ci siano due pesi due misure, ma è un meccanismo che penalizza troppo chi vuole spendere in modo virtuoso e in modo indiretto protegge chi non lo fa, così come chi è già una potenza economica. Il meccanismo è onesto, ma troppo duro, perché con qualche milione in più potremmo davvero sognare. Il direttore Pinto ha fatto un lavoro brillante, ma con difficoltà. A me piacerebbe avere qui Veretout, Afena-Gyan o un quinto difensore centrale, ma siamo condizionati”.

CALENDARIO E GESTIONE

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Sulla fatica di giocare competizioni europee in un calendario compresso: “Ovviamente giocare le coppe rende più difficile preparare il campionato. Abbiamo poco tempo per allenare, ma per fortuna ogni anno da vent’anni gioco competizione europee e ho questo bel problema. Come squadra è molto più stimolante così. Ovviamente a Udine sarà dura, dopo la prima di Europa League sarà difficile contro l’Empoli. Giocheremo due giovedì di fila, ma sono sicuro che l’Atalanta che è prima in classifica insieme a noi avrebbe preferito giocare le coppe”. Sul calendario: “Non penso sia stato un vantaggio aver avuto un inizio soft, l’importante è aver fatto punti, ma non guardo la classifica. Guardo solo a noi, non mi piace il pareggio, ma quello strappato a Torino è positivo. Domani però vogliamo vincere. Pensiamo partita dopo partita cercando di vincere sempre senza guardare il nome dell’avversario o chi gioca in casa e fuori. Per noi deve essere così, perché non abbiamo una rosa lunghissima, e ci sono squadre che invece non hanno questo tipo di problema. Sulle fasce siamo coperti, in altri ruoli siamo un po’ scoperti. Il direttore ha detto che Cristante potrebbe giocare dietro, ma allora chi gioca a centrocampo? Io però non mi piango addosso. Faccio i complimenti al direttore perché hanno fatto un mercato fantastico, ma spero mi possano aiutare un altro po’”. Sulla gestione di Smalling: “In quest momento non posso gestirlo. Avevamo pensato di alternare i tre titolari, ma l’infortunio di Kumbulla ha stravolto i piani. Non c’è un altro difensore, ma solo giovani come Trippi che si sta allenando con noi ma non è un difensore centrale. Possiamo lavorare su Vina o Celik ma un vero centrale di ruolo non c’è”. E proprio su Celik: “A destra non c’è gerarchia. Quando hai due giocatori bravi c’è tranquillità, per me e la squadra. L’anno scorso non avevamo cambi di questa qualità come a Torino Celik per Karsdorp o Zalewski per Spinazzola. Quest’anno abbiamo queste alternanze sulle fasce ed è fantastico, ma ognuno ha le proprie particolarità e questo mi fa decidere se schierare uno o l’altro”.

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