Mourinho: “Bene la vittoria, non la prestazione. A gennaio piccoli innesti”

ROMA – La Roma torna alla vittoria anche in campionato dopo il successo in Conference League. La squadra di José Mourinho ha battuto lo Spezia 2-0 grazie alle reti di Smalling e Ibanez. Vittoria importante per i giallorossi che risalgono posizioni in classifica, agguantando la Juventus e piazzandosi al sesto posto, a due lunghezze dalla Fiorentina e a otto dall’Atalanta quarta. Al termine del match Mourinho è intervenuto ai microfoni delle emittenti televisive. 

Queste le parole di Mourinho a Sky

L’elemento più positivo?
“Mi sono piaciuti i due gol da corner, ieri li ho allenati per 20-25 minuti e fare due gol così mi piace. Mi piace il risultato, ma non mi piace come abbiamo giocato. La partita non era difficile da chiudere e dalla metà del primo tempo abbiamo regalato il gioco e perso tante palle facili, non abbiamo mai avuto buona circolazione di palla e creazione di spazi. Non era difficile giocare contro lo Spezia in quel momento. Nel secondo tempo poi siamo migliorati, ma dopo il 2-0 mi è piaciuto lo sforzo di alcuni giocatori che sono rimasti in campo con tante difficoltà, come Ibanez, ma non mi è piaciuto come abbiamo gestito la partita, senza chiuderla. Poi dopo l’uscita di Smalling cambia tutto, con Cristante dietro, la squadra stanca, soprattutto i due terzini. Abbiamo lasciato entrare lo Spezia in partita e farli giocare fino alla fine”.

Smalling, Ibanez e Zaniolo sono recuperabili per l’Atalanta?
“Vediamo. Ibanez è rimasto in campo, Smalling è uscito. Sono due giocatori con caratteri diversi, Smalling ha sentito qualcosa, Ibanez gioca sempre. Spero sia più una questione di stanchezza. L’Atalanta è una squadra top, con una rosa ampia. Sarà difficile. Per Zaniolo non so, non ha avuto un infortunio importante, ma vediamo. Sarà dura con l’Atalanta, così come con la Sampdoria”.

Da dove passa la crescita della squadra?
“Io dico che in una stagione senza infortuni, senza squalifiche e senza stanchezza abbiamo un potenziale per avere una bella squadra. Una squadra che non può giocare per il titolo, ma comunque per obiettivi più importanti di ora. In una stagione però ci sono gli infortuni, i cartellini e noi sembriamo una squadra di assassini visti i cartellini che prendiamo, e una stanchezza accumulata perché la rosa è stretta. Io ho bisogno di aiuto dal mercato, non sarà a gennaio ma più avanti. Dobbiamo recuperare i giocatori di esperienza e anche far crescere i giovani. Io sono critico perché in panchina voglio stare tranquillo, non in ansia fino al 90’ come oggi. Sono mancati Pellegrini, Zaniolo, Mancini, El Shaarawy: sono troppe assenze e in una rosa come la nostra pesano. Quindi guardo ai tre punti e auguro a Thiago Motta di avere la forza per raggiungere i suoi obiettivi con lo Spezia”.

Cosa ha detto a Thiago Motta e in cosa si sente maestro nei suoi confronti?
“In niente, non mi sento maestro nemmeno verso gli allenatori che anni fa sono stati miei giocatori. Ho solo più esperienza in panchina e con persone come Thiago, Stankovic, Shevchenko, gli dico sempre che sarà difficile allenare giocatori del loro livello. Sarà dura, ma sarà un’esperienza difficile. Ho chiesto a Thiago se gli piacesse e mi ha risposto di sì e quindi gli ho detto di andare avanti perché ha talento”.

Roma trascinata dai difensori. Ibanez e Smalling stendono lo Spezia

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Roma trascinata dai difensori. Ibanez e Smalling stendono lo Spezia

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