Mou tranquillizza la Roma: “Non siamo candidati a nulla, solo a vincere la prossima”

Il tecnico giallorosso verso l’Udinese: “Qui è troppo facile passare dall’euforia alla depressione. La tristezza deve diventare motivazione”. Vina fuori, Veretout e Cristante dal 1’

Trasformare la tristezza in motivazione. Il diktat di Mourinho dopo il primo scivolone della stagione è questo qui. Perché la sconfitta di Verona fa ancora male, esattamente come la voglia di rifarsi subito con l’Udinese. “Abbiamo perso una partita, non abbiamo giocato bene – dice l’allenatore della Roma – Ma la partita l’abbiamo analizzata guardando al futuro e non al passato. Quella sconfitta oramai è il passato”.

Niente tristezza

—  

Poi Mou cerca di calmare l’onda emotiva di Roma, senza salire sulle montagne russe delle emozioni giallorosse. “Qui è troppo facile passare dall’euforia alla depressione, ma io non voglio entrare in questa dinamica. Mi avere visto euforico un solo minuto in due mesi, in una partita speciale per me come quella con il Sassuolo, ma per il resto sono stato sempre tranquillo, equilibrato, consapevole che questa squadra lo scorso anno ha chiuso a 29 punti dall’Inter campione d’Italia. A Verona forse sono stato troppo onesto, ammettendo che avevamo giocato male sia nella fase difensiva, ma anche in quella offensiva. Tre gol non si possono prendere, ma soprattutto se ne fai due fuori casa devi vincere, neanche pareggiare. Magari potevo dire che l’arbitro non avrebbe dovuto dare quel giallo a Veretout che poi ha giocato limitato, o appellarmi al campo ed alla pioggia. Invece sono stato onesto. Siamo tristi, ma equilibrati. E io sono venuto qui per aiutate con il mio livello di esperienza e maturità a dare equilibrio. Anche per non farsi prendere dall’euforia dopo tre vittorie e non 30 e dalla depressione dopo una sconfitta o due. Non siamo candidati a nulla, solo a vincere la prossima partita. Il campionato non è un’autostrada, ma ha delle curve. Dobbiamo guidare sempre con concentrazione. E trasformare la tristezza in motivazione. E non in depressione”.

Sfida i migliori fantallenatori al fantacampionato Nazionale di Magic Gazzetta, la classifica generale parte il 25 settembre! In palio un montepremi da 260.000€. Attivati ora!

Aspettando la crescita

—  

E allora sarà importante battere l’Udinese, squadra che arriva anche lei da un brutto passo falso, come lo 0-4 casalingo contro il Napoli. “Risultato bugiardo, io guardo al gioco. È una squadra solida, fisica, difficile da affrontare, che sa come giocare a calcio. Se giocano a cinque sarà una difesa diversa rispetto ai cinque del Verona. E sarà una gara complicata”. Aspettando che anche in singoli crescano a dovere. “Ma se non avessimo dovuto lavorare di più i Friedkin invece di tre anni mi avrebbero fatto tre mesi di contratto e io avrei trovato già le soluzioni. In tre mesi puoi sviluppare una squadra che è già squadra, dandogli qualcosa di personale. Ma quando una squadra non è una squadra tre mesi non bastano. Ma se io perdo una partita per troppa ambizione o per troppa voglia di vincere non è un problema. Il problema è prendere tre gol, troppi”. Poi sui singoli, considerando che Vina sarà ancora out: “Calafiori è un ragazzo valido, ma ha 19 anni e poche partite Serie A. Magari è valido per noi, se si fa la stessa domanda alle 4-5 squadre più forti della Serie A magari i loro allenatori rispondono che non è valido, perché loro hanno 2 giocatori forti e d’esperienza per ruolo. A Verona ha fatto una partita timida ma equilibrata. Dai miei terzini però mi aspetto un po’ più di fiducia per giocare. E lui ha bisogno di tempo per diventare giocatore maturo”. Chiusura con il centrocampo: “Giocheranno ancora Veretout e Cristante. In altre posizioni del campo possiamo permetterci di cambiare, lì è un po’ più difficile”.

Precedente I convocati di Pioli per Milan-Venezia: ancora out Giroud e Ibra Successivo Sorridi Milan, Colombo non si ferma: obiettivo promozione con la Spal, poi...