Mou tra ko e attacchi a Sarri. Poi il siparietto con Totti: “Giochereste tu e… Aldair?”

Lo Special One contro il tecnico della Lazio: “Non sono abituato a scegliere tra Europa e campionato. E se perdo non è per il sole o per l’arbitro”. Plauso ai suoi tifosi: “Averli dalla nostra parte ci aiuterà come al solito”

Pur deluso dalla sconfitta, José Mourinho si è detto molto soddisfatto della prestazione della sua squadra che ha lodato nonostante il 3-1 finale incassato sul campo dell’Atalanta. “Sono orgoglioso di essere allenatore di questa squadra – ha detto lo Special One – perché siamo stati superiori a una formazione fresca, che non ha giocato in Europa. Siamo stati dominatori dell’incontro e abbiamo perso a causa degli episodi. Nonostante i nostri limiti, abbiamo disputato un’ottima gara. Non è possibile togliere gli episodi, che fanno parte di un incontro e decidono il risultato, ma nella prima frazione abbiamo controllato il match. D’accordo, non abbiamo creato tanto, ma tra le due formazioni non c’è stata differenza. Il primo gol è un episodio perché c’è un nostro giocatore che perde palla, Abraham che non riesce a subire fallo e altri che non marcano bene in difesa. Nella ripresa dopo il 2-1 ho avuto sensazione che ci fosse la possibilità di pareggiare. Di nuovo però c’è stato un episodio che ha deciso la sfida. Il terzo gol non l’ha subito solo Rui Patricio (autore dell’errore decisivo, ndr), ma anche io e tutti gli altri”.

GIOCO IO O… ALDAIR

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Mou è andato avanti nella sua analisi senza risparmiare i complimenti ai suoi: “Se sabato dovrò giocare io, giocherò io. Non c’è problema. Questa è una squadra unita che nelle difficoltà sa stare insieme. I tifosi, dei quali Francesco (Totti, collegato con Dazn, ndr) è uno dei più rappresentativi, sono orgogliosi di questo gruppo: abbiamo chiuso l’incontro in nove e abbiamo colpito un palo. Difficile essere critici con una squadra come la mia. Non voglio dire che il risultato non è giusto, ma come atteggiamento di chi è entrato in campo dall’inizio o dopo, sono soddisfatto. L’unica cosa che mi fa andare a casa triste è il risultato, niente altro. La difesa a quattro? Per farla bisogna lavorare e noi in questo periodo abbiamo tempo solo per riposare e poi tornare di nuovo in campo. Cosa voglio dire a Totti che mi ha fatto i complimenti? Che se io lo chiamo capitano, lui mi deve dare del ‘tu’. Noi non possiamo fare miracoli, ma un miracolo tra virgolette è l’empatia tra questa squadra e voi tifosi. La gente capisce che questa è una squadra, indipendentemente dai risultati, dagli infortuni e da tutto il resto. Per sabato (contro il Milan, ndr) potevi dare una mano, ma avrei avuto più bisogno di Aldair visti gli infortuni di Smalling e Llorente”. Il difensore brasiliano su Instagram è stato allo scherzo: “Come sempre a disposizione, mister” ha scritto Aldair.

SARRI E LA ROSA

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Il portoghese però un po’ di pepe al dopo partita lo ha messo anche stavolta, quando ha parlato dei tanti infortuni. “Fanno parte del gioco: per alcune squadre non sono un problema, per noi sono un problema gigante. Contro l’Atalanta ho cercato di proteggere la gente che era più stanca dopo giovedì: per questo Matic, Spinazzola e Dybala hanno iniziato in panchina. Ora Smalling e Llorente sono fuori e senza di loro sarà durissima perché Smalling è un fondamentale: lo dicono i risultati con o senza lui in campo… Magari una sconfitta contro il Feyenoord sarebbe stata migliore per lottare fino alla fine per entrare nelle prime quattro… Io però non sono abituato a scegliere tra Europa e campionato (stilettata a Sarri, ndr). Non sono abituato ad andare fuori dall’Europa per concentrarmi sulla Serie A. Se lo avessi fatto, a questo punto avremmo avuto solo 7 incontri e avremmo potuto concentrarci su quelli, senza pressione o eccessiva preoccupazione. In carriera sono abituato ad avere rose top, con 22-24 titolari intercambiabili. Una volta giocava Benzema e una Higuain; una volta schieravo Drogba e l’altra Crespo… Noi però vogliamo andare avanti in tutte e due le competizioni. So che c’è il rischio di non vincere l’Europa League e di uscire dalle prime quattro in campionato, ma c’è anche il rischio di vincere la coppa e di arrivare nelle ‘top four’. Stavolta non abbiamo perso né per il sole né per l’arbitro (attacco a Sarri e alla Lazio, ndr). Abbiamo perso a causa dei nostri episodi individuali. Non siamo poderosi né individualmente né come struttura di club per mettere pressione come ho visto fare ieri o l’altro ieri a una squadra o un’altra squadra senza nessun tipo di conseguenza (riferimento alle proteste della panchina della Lazio contro l’arbitro, ndr). Noi siamo insieme e lo saremo anche sabato all’Olimpico”.

DYBALA KO

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Finale sulle condizioni di Dybala: “Si è fatto male all’andata contro il Feyenoord e giovedì si è messo a disposizione per aiutarci a passare il turno. Ha lottato contro l’adduttore che ‘mordeva’ per esserci. Qui a Bergamo è entrato e ha ricevuto una brutta entrata da Palomino. E’ rimasto in campo solo perché avevamo un giocatore in meno (Llorente, ndr). Ora è in doppia difficoltà perché già non era al top per l’adduttore e poi c’è stato quell’intervento sulla caviglia che per Abisso (al Var, ndr) non era niente. Magari ha ragione lui… Vediamo se Paulo può continuare a lottare con noi”.

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