Mou sulla magia di Dele Alli: “Avere giocatori così è una benedizione”

Una notte che non cambierà una vita, ma la renderà senza dubbio migliore. Dele Alli segna un grandissimo gol nel ritorno dei sedicesimi di finale di Europa League e accompagna il Tottenham al passaggio del turno. Presto, per dire se il ragazzo si sia ritrovato. Più che sufficiente per recuperare il rapporto con Mourinho. In conferenza stampa, come riportato da Football London, il tecnico portoghese “benedice” il suo giocatore.

PRESTAZIONE – Mourinho, più che sul gol, si sofferma sulla prestazione del ragazzo: “Non c’è bisogno di commentare il gol, perché lo hanno visto tutti e credo che presto farà il giro del mondo sulle TV e sui portali calcistici. Mi interessa molto di più la qualità della sua partita. Non è ancora al cento per cento e le sue prestazioni tendono a calare dopo l’ora di gioco, ma credo sia normale. Dele è reduce da un infortunio, non si allena da tempo ma in questo periodo, in cui giocheremo ogni tre giorni, e dieci partite solo nel mese di marzo, riavere un Dele Alli a certi livelli è fantastico”.

STOKE ON TRENT, ENGLAND – DECEMBER 23: Dele Alli of Tottenham Hotspur reacts as he takes his seat in the stands after being substituted off during the Carabao Cup Quarter Final match between Stoke City and Tottenham Hotspur at Bet365 Stadium on December 23, 2020 in Stoke on Trent, England. The match will be played without fans, behind closed doors as a Covid-19 precaution. (Photo by Michael Regan/Getty Images)

BENEDIZIONE – A questo punto tenerlo fuori è un problema. Non per Mourinho. “La partita di Dele mi lascia in eredità un problema che tutti gli allenatori vorrebbero risolvere. A me viene il mal di testa quando non ho possibilità di scegliere. Non esistono difficoltà legate all’abbondanza, specialmente quando si scende in campo con questa frequenza. Avere più giocatori in forma e decisivi quando vengono chiamati in causa è esattamente ciò che mi serve. Anche i giocatori devono capire che l’intensità delle partite richiederà una certa turnazione. Ci restano molte partite da giocare e altrettante da vincere: abbiamo la Premier, l’Europa League, una finale da giocare. E avere giocatori pronti è una benedizione. Anche perché credo che nessun giocatore di calcio sia in grado di giocare dieci partite consecutive in trenta giorni senza rifiatare”.

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