Morosini: “Tifo da sempre per l’Inter, le voci fanno piacere. Ma ora sto bene a Brescia”

Vent’anni appena, ma già tre campionati da titolare in serie B alle spalle: Leonardo Morosini è a caccia dell’anno della consacrazione. Sul talento bergamasco ci sono gli occhi dell’Inter, società che per cinque anni lo ha cresciuto e che voleva riportarlo alla base già questa estate. Ma Leonardo non ha fretta:

“Sinceramente sono contento di essere rimasto perché il Brescia per me è una seconda famiglia” – dichiara Morosini nel corso di un’intervista concessa al Corriere dello Sport – “Compresi gli anni nelle giovanili sono qui da 8 stagioni e mi trovo alla grande. Poi, come è normale, le voci le ho sentite anche io, ma non ho mai avuto l’intenzione di andarmene. Tifo per l’Inter da quando sono bambino, ho giocato nel settore giovanile nerazzurro fino ai Giovanissimi Nazionali e ho fatto il raccattapalle a San Siro dagli anni di Mancini fino a quello del triplete con Mourinho. Come potete capire a quei colori sono molto legato. Emozioni? La più grande l’ho vissuta  durante Inter-Sampdoria 3-2, con la rimonta negli ultimi 6 minuti firmata da Martins, Vieri e dal Chino Recoba. Per un bambino di 9 anni è stato un qualcosa di favoloso vedere la propria squadra passare dallo 0-2 al 3-2″.

Tanti i campioni studiati da vicino: “Di molti ho preso anche l’autografo, a San Siro o la volta che sono stato in visita alla Pinetina. Quell’anno c’era anche Adriano, una forza della natura. Ho visto giocare grandi Inter, squadre che vincevano trofei uno dietro l’altro, e campioni incredibili. Modelli? Visto il ruolo, dico Sneijder, un numero 10 che faceva il numero 10 e che decideva le partite con le sue giocate. Il mio idolo però è sempre stato e rimane Roberto Baggio. Ho letto anche la sua autobiografia e mi ha insegnato molto. Oggi mi piace Saponara per la continuità con cui interpreta il ruolo in entrambe le fasi”.

Inter? Forse era ancora presto: “Non esiste un calciatore che non punti a giocare in una grande squadra e io non faccio eccezione. Adesso però il mio sogno è andare in Serie A con il Brescia. Lo dico a bassa voce perché prima dobbiamo pensare a conquistare la salvezza. Quando l’avremo assicurata, vedremo dove sarà possibile arrivare. Io sto bene qui e spero che questo sia l’anno della mia consacrazione dopo le 8 reti della passata stagione. Posso migliorare sotto tanti aspetti. Valgo 2,5 milioni? Di sicuro è una cifra importante per un ragazzo come me. Se sono rimasto qui, vuol dire che nessuna società di Serie A ha creduto in me a sufficienza per investire questa somma. Darò il massimo per il Brescia e dimostrerò tutto il mio valore”.

Magari già a gennaio qualcuno, in serie A, potrebbe decidere di puntare sui gol di Morosini: “Staremo a vedere. Il mercato è strano, ma io sono tranquillo. So di avere appena 20 anni e davanti a me ho una lunga carriera. Nella mia mente ho chiaro dove voglio ad arrivare. San Siro? Magari verrò ad assistere a qualche partita, non più da raccattapalle. Il resto lo vedremo in futuro”.

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