Morata, si tratta: Juve e Atletico Madrid cercano l'accordo

TORINO – Ci sono notti che sembrano fatte apposta per dare un segnale. Sono notti anomale, che sanno di nuova svolta quando il protagonista è un ragazzo d’oro, abituato a segnare da anni ma non tanto da essere considerato un cannoniere doc. Ecco, mettiamola così: Alvaro Morata, più che un bomber seriale, è un attaccante bravo a decidere le partite firmando reti, difendendo palloni avvelenati spalle alla porta, orchestrando ripartenze come solo lui è in grado di fare. Sabato i tifosi della Sampdoria se ne sono accorti sulla loro pelle, perché quelli della Juventus conoscevano da un pezzo i segreti della punta. Il riscatto di Morata, insomma, non sarà mai un titolo banale. Perché racchiude in sé il significato di una carriera vissuta scendendo e risalendo, con picchi altissimi – vedi la Juve del biennio 2014-16 quando l’autografo di Alvarito sulle gare chiave in Champions e non solo è storia – e cadute che mai si sono tramutate in crolli. Lo spagnolo ce l’ha nel dna: sa riprendersi dopo aver vissuto momenti no, come quando in questa stagione è stato necessario che intervenisse Massimiliano Allegri per confermargli la sua fiducia (…)

Il futuro di Alvaro

(…) Sul piatto c’è il futuro di un attaccante che ai Colchoneros è legato fino al 2023, ma che se fosse riscattato avrebbe già pronto un accordo con gli ex campioni d’Italia fino al 2025, quando avrà quasi 33 anni. Alla Continassa faranno di tutto per trattenere Morata, ma a condizioni diverse da quelle siglate a suo tempo: 35 milioni sono troppi, la metà potrebbe bastare, o forse qualcosa in più lavorando sui bonus fino a 20 per un giocatore che ha un ingaggio di 5 milioni di euro netti a stagione. Già 20 milioni per il prestito biennale sono finiti dritti dritti nelle casse della società presieduta da Enrique Cerezo e tra le dirigenze i rapporti sono assolutamente cordiali (…)

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