Morata e CR7 di nuovo insieme, alla ricerca di quel feeling mai sbocciato

Con l’arrivo dello spagnolo, Pirlo ha un altro compito importante: la coesistenza con Ronaldo e uno tra Kulusevski e Dybala

Alvaro Morata e Cristiano Ronaldo si ritrovano a Torino. I due hanno già giocato insieme al Real Madrid, ma adesso alla Juventus potrebbero trovare quel feeling mai nato in maglia merengues.

CANTERANO

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A fine 2012 un giovane Morata riceve da José Mourinho uno speciale regalo di Natale: il debutto in Coppa del Re contro il Levante. La gara si concluse con un sonoro 8-0: triplette di Ronaldo e Benzema, i quali firmarono il pallone a fine partita e lo regalarono allo spagnolo proprio per il suo esordio. Nella stagione seguente l’arrivo di Ancelotti coincide con quello di Bale. Nasce la famosa Bbc che chiude ogni spazio a Morata.

DIVENTARE GRANDI

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L’attaccante spagnolo lascia per la prima volta il Real Madrid per giocare con continuità. La Juventus crede nelle sue potenzialità ed ha ragione. In coppia con Carlos Tevez trascina i bianconeri alla vittoria di scudetto e Coppa Italia. In quella stagione, 2014-2015, con due reti tra andata e ritorno, elimina in semifinale di Champions League proprio i Blancos. In finale contro il Barcellona segnerà pure il gol del momentaneo 1-1, ma la squadra di Allegri poi si arrenderà al Barcellona di Messi, Suarez e Neymar.

RITORNO A CASA

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Il Real Madrid, che aveva inserito una clausola di contro riscatto nella cessione alla Juventus, decide di esercitarla al termine della seconda stagione a Torino visto l’ottimo rendimento in bianconero. Sulla panchina dei Blancos c’è Zidane, ma in attacco se non gioca Bale c’è Isco a togliergli spazio. Ma nonostante i pochi spezzoni di gara accumulati nella stagione 2016-2017 colleziona 20 marcature in 43 partite. A fine anno Morata chiede espressamente la cessione e si accasa nel Chelsea di Antonio Conte che sborsa ben 80 milioni di euro.

CONVIVENZA

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Le due parentesi madrilene tra Ronaldo e Morata non hanno funzionato. Il portoghese era legato calcisticamente al suo miglior partner d’attacco, Karim Benzema e con il quale ha segnato 450 reti. CR7, come già successe con Raul e Higuain, ha visto in Morata un giocatore simile a lui per tipologia di gioco e copertura del campo.

RITORNO A MADRID… SPONDA ATLETICO

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Dopo un anno e mezzo al Chelsea, dove ha dovuto fare i conti con qualche problema di natura psicologica, Morata torna in Spagna ma nell’altra squadra di Madrid nel quale è cresciuto: l’Atletico. Fino all’età di 14 anni ha militato nelle giovani dei colchoneros per poi passare ai cugini del Real. Simeone lo richiede espressamente e spinge la sua società ad acquistarlo. Arriva in prestito con obbligo di riscatto di ben 65 milioni esercitato quest’estate. Con il Cholo non scatta mai la scintilla e dopo una stagione e mezza, quando viene a sapere dell’interesse dei bianconeri, non ci pensa su due volte ad andare via. Per la seconda volta, come già fatto con il Real Madrid, lascia l’Atletico. Adesso per andare, anche per la seconda volta, alla Juventus.

MATURITà

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Adesso Morata è un giocatore diverso, sia per età che per esperienza. Un attaccante che negli ultimi anni ha imparato a giocare molto di più per i compagni. Adesso la convivenza con Cristiano sembra più facile da ipotizzare, senza dimenticare Dybala e Kulusevski. D’altronde, possiamo dire tranquillamente che alla Juventus Morata ha vissuto il miglior periodo della sua carriera. E questo non è poco.

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