M&m, come le popolari caramelle di cioccolato e come Milik e Morata. O meglio, Milik o Morata. Il progetto per rendere più dolce il rendimento del reparto offensivo bianconero passa anche attraverso le valutazioni sui due attaccanti, il polacco attualmente in rosa e lo spagnolo che nella rosa bianconera c’è già stato due volte. Valutazioni che su Milik sono in corso già da tempo e che dovranno partorire a breve una decisione, a meno che la Juventus non riesca a rimandarla. Domenica scade infatti il termine per esercitare con il Marsiglia il diritto di riscatto sul polacco, fissato a 7,5 milioni. Diritto che in linea di massima la società bianconera è orientata a far valere: per quanto dopo l’infortunio muscolare che lo ha tenuto fermo febbraio e marzo Milik non abbia ancora segnato in otto presenze, nel resto della stagione si è confermato attaccante efficace, degno della cifra.
Il riscatto
Anzi, sarebbe un esborso che, in caso di futura cessione in un mercato ricco come quello inglese, potrebbe anche fruttare una plusvalenza. Né è un ostacolo l’ingaggio, 3,5 milioni, assolutamente in linea con le strategie bianconere. Perché la Juve non lo ha ancora riscattato, dunque? Perché vuole capire cosa sarà del proprio futuro e vagliare anche piste alternative. Compresa la possibilità di riscattare Milik con uno sconto oppure quella di posticipare a fine stagione la scadenza dei termini per il riscatto, quando il quadro della prossima annata sarà più chiaro: due ipotesi di cui la dirigenza bianconera ha già iniziato a parlare con quella del Marsiglia.
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