Monza, Izzo nei guai per calcioscommesse: chiesti 4 anni e 10 mesi

MONZA – Armando Izzo difensore del Monza, coinvolto in un caso di calcioscommesse e criminalità organizzata rischia una condanna di 4 anni e 10 mesi di reclusione con le accuse di concorso esterno in associazione camorristica e due episodi di frode sportiva. Il rinvio a giudizio per il calciatore, ancora di proprietà del Torino, è arrivato il 12 marzo del 2018 nel corso di un processo nato dalle rivelazioni dei fratelli Accurso, capi del clan camorristico, della Vanella Grassi. I fatti risalgono al periodo in cui il giocatore vestiva la maglia dell’Avellino ed in particolare a due gare del 2014 e si inquadrano nell’ambito dell’attività criminale del clan di Secondigliano. L’inchiesta nata nel 2016 ha portato al processo che è arrivato ieri alle richieste di condanna da parte dell’accusa.

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