Montipò si presenta: “Verona, l’occasione della mia carriera”

VERONA “Io nel novero ristretto dei portieri più emergenti della Serie A? Sono contento del fatto che ci siano determinate aspettative su di me, e in questo senso spero di ripagare sul campo la fiducia del Club che mi ha cercato e fortemente voluto”. Lo ha dichiarato Lorenzo Montipò, nuovo portiere del Verona, in occasione della propria conferenza stampa di presentazione: “Conosco bene il Verona, l’ho affrontato da avversario sia in Serie A che in Serie B, e lo considero un Club importante nel contesto di una ‘piazza’ stimolante. Tornare a lavorare a Verona con il preparatore dei portieri Cataldi, che mi ha allenato per due anni a Novara, è uno dei motivi per cui ho scelto di venire a Verona. Conosco le sue metodologie di lavoro e sono molto soddisfatto di ritrovarlo a distanza di anni. Reputo fondamentale il lavoro che faremo assieme nel percorso di crescita che voglio assecondare con questa maglia”.

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L’eredità di Silvestri

Di recente Montipò è stato operato in artroscopia al ginocchio: “Il recupero dall’intervento? Mi sento pronto, il lavoro di recupero che sto portando avanti procede bene e sto lavorando per essere al meglio della condizione il prima possibile. L’occasione più importante della mia carriera? Assolutamente sì, sia per la categoria in cui gioca l’Hellas, sia per la ‘piazza’. Credo che questa sia una grande opportunità per fare bene e non voglio farmela scappare. L’eredità di Silvestri? E’ un portiere che negli ultimi anni, qui a Verona, è cresciuto tanto e ha fatto davvero bene. Ho avuto modo di conoscerlo e parlarci, apprezzandolo anche a livello umano. Marco lascia una eredità importante, della quale voglio dimostrare di essere all’altezza, con l’obiettivo di fare bene quanto lui”.

Gli obiettivi

“Su cosa posso migliorare? Su tutto, col duro lavoro e con la giusta concentrazione si possono raggiungere livelli molto alti e spero di raggiungerli. Ho scelto principalmente Verona per quello che simboleggiano questo Club, questa città e questo ambiente. Voglio mettermi in gioco e l’Hellas può darmi stimoli fondamentali. Scegliere di venire qui è stato quasi scontato. Giocare nelle selezioni giovanili della Nazionale è stata una bellissima esperienza, soprattutto giocare l’Europeo Under 21. Vestire l’azzurro è il sogno di ogni bambino, ma per arrivare lì serve fare bene col proprio Club, e ora ho in mente solo il Verona. Per il portiere, focus sul gruppo che sta nascendo con Di Francesco: “Un gruppo unito e che si aiuta nelle difficoltà. Questa cosa credo debba partire per prima dal portiere, che deve accompagnare e sostenere in campo tutto il gruppo. Speriamo, ovviamente, che a sostenerci ci siano il prima possibile anche i nostri tifosi, che sono fondamentali. Come mi trovo con gli altri portieri della ‘rosa’? Sono tutti bravissimi ragazzi. Loro, come tutto il gruppo, mi hanno aiutato ad inserirmi al meglio. Allenarmi con loro mi dà stimoli importanti per migliorarmi sempre di più”.

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