Montella: “Ha ragione Silvio Vuole l’undici tutto italiano”

Vincenzo Montella, 42 anni. ANSA

Vincenzo Montella, 42 anni. ANSA

Sono passate appena due notti da quando Montella ha battuto la Juventus e da quando l’allenatore aveva però avvertito: “Così gli avversari daranno sempre il massimo contro di noi, il Genoa è più importante della Juve. Per noi inizia un nuovo campionato”. E alla vigilia della trasferta di Genova l’allenatore ribadisce: “Lo stato d’animo è diverso, ma tatticamente loro sono una squadra equivoca, se non la prepari bene vai in difficoltà. E poi dovremo avere energie fisiche a disposizione perché il Genoa punta molto sui duelli, dobbiamo essere preparati e su questi far poi valere la nostra maggiore superiorità tecnica”.

CASA EUROPA — Montella riparte ancora dal successo di sabato sera, che al suo gruppo ha dato ulteriore consapevolezza: “La vittoria sulla Juventus? In autostima può farti crescere. La Juve anche quest’anno è invincibile in chiave scudetto, il nostro obiettivo è rientrare a casa che è l’Europa, poi vediamo quale sia. Primo per una notte con una vittoria sul Genoa? Non ci ho pensato… Giuro”. Sulla squadra l’allenatore ha le idee chiare ma aspetta l’ultimo allenamento per avere ulteriori certezze sulla formazione da schierare a Marassi: “L’idea è cambiarne uno per reparto. Locatelli? È giovane, e se non recuperano i giovani… Paletta e Romagnoli insieme hanno fatto grandi cose, divisi abbiamo avuto qualche difficoltà. Si completano, il giovane e il mestierante. È la fase difensiva in generale, con il giusto spirito di squadra, che sta andando bene. Niang arrabbiato per il cambio con la Juve? Pensava che lo staff medico avesse consigliato la sostituzione, c’è stato un equivoco. Era all’80 per cento, contro la Juve non potevo permettermi di tenerlo in campo”.
ARBITRI — Ultimo capitolo sulle polemiche arbitrali: “Gli errori a nostro favore? C’era un rigore per noi con la Samp e l’Udinese, non fatemi parlare di arbitri. Sul gol della Juve nel momento in cui parte la palla Donnarumma si avvicina alla traiettoria e il movimento di Benatia lo fa interrompere. Poi passa in velocità Bonucci, che è in posizione regolare ma il tentennamento Gigio lo ha avuto per Benatia che era in fuorigioco, altrimenti l’avrebbe fermata di petto. Nemmeno la tecnologia avrebbe in poco tempo potuto decidere, e io sono favorevole. Sono episodi al limite e qualche squadra la scontenti sempre”. Montella pensa al presente, si nota la concentrazione sulla prossima partita e sul lavoro quotidiano sui giovani: “I ragazzi vanno guidati e sostenuti, devono essere spensierati perché questo porta vantaggi. Si vede che sono ragazzi puliti e con dei valori, con famiglie solide. Il successo turba chi spesso è intorno prima che i diretti interessati, loro invece hanno un equilibrio che parte da lontano e questo fa la differenza. Berlusconi? Non l’ho sentito, ma vi racconto questo aneddoto. Quando andai la prima volta a cena da lui mi fece prendere appunti sulla formazione dei suoi sogni e c’erano solo italiani e giovanissimi, oriundi compresi e qualcuno nuovo… Era in anticipo sui tempi”. Chi erano i nuovi? Mentre l’allenatore se ne va, sorridendo, la butta lì: “Lo vedrete a gennaio…”.

dal nostro inviato Alessandra Gozzini 

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